Il giovane padre del bambino brutalmente ucciso, del cui omicidio è accusata Veronica Panarello, è stato ascoltato per 5 ore dagli inquirenti. Cosa gli hanno domandato? Cosa volevano sapere da lui? A questo punto delle indagini che secondo fonti vicine alla Procura sarebbero giunte ad una svolta, le parole del padre di Loris sono risultate utili agli investigatori che necessitavano di chiarire alcuni punti in merito alle testimonianze raccolte finora.
A Davide Stival è stato chiesto se avesse mai avuto cognizione di relazioni extraconiugali di sua moglie, ma l’uomo ha risposto negativamente al quesito, come confermato dal suo legale, Daniele Scrofani. Gli è stato poi chiesto di ricostruire e descrivere nel dettaglio il tenore e i contenuti delle telefonate intercorse tra lui e Veronica il 29 novembre; gli inquirenti hanno voluto inoltre la conferma che sua moglie utilizzasse Facebook e WhatsApp dallo smartphone. Ancora, gli è stato chiesto quali fossero le abitudini di suo figlio Loris, se fosse solito vestirsi da solo e se dall’armadio mancasse qualche indumento appartenente al piccolo.