Il gip Giacomo Marson ha deciso il giudizio immediato per Michele Buoninconti, accusato di aver ucciso la moglie Elena Ceste. Oltre all’omicidio gli viene contestato il reato di occultamento di cadavere, poi ritrovato nel Rio Mersa, ad appena 900 metri dalla loro casa. La decisione del giudice non è un particolare di poco conto per il marito ornai imputato: il gip ha ritenuto sufficienti e evidenti le prove finora raccolte a carico dell’indagato. Di qui, come prevede il codice di procedura penale, l’assenza dell’udienza preliminare che è quella fase in cui il giudice decide se rinviare a giudizio o meno un imputato. Prima udienza fissata in corte d’Assise il prossimo 1 luglio.
I due avvocati della difesa, Chiara Girola e Massimo Tortoroglio, hanno comunque 15 giorni di tempo per chiedere il rito abbreviato che prevede lo sconto di 1/3 della pena. Ma è una via che, almeno a livello di opinione pubblica, equivarrebbe a una sorta di ammissione da parte di Michele che, invece, continua a dirsi innocente.
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