La nuova strategia per combattere la prostituzione? Fingersi prostitute e multare i clienti. Così, con la collaborazione del sindaco Dimitri Russo, due consigliere di Castel Volturno, Anastasia Petrella e Stefania Sangermano, hanno indossato tacchi alti e minigonna per attirare clienti sulla statale Domiziana, località Pinetamare, in provincia di Caserta. Si sono finte lucciole per multare i clienti e attirare l’attenzione dello Stato sui problemi della “terra dei fuochi”. Prostituzione, criminalità, degrado ambientale e sociale sono questi i temi che il primo cittadino del Comune campano e le consigliere hanno voluto denunciare con questa insolita iniziativa.
Una provocazione doppia: il cliente, dopo aver contrattato la tariffa della prestazione con la finta prostituta, è stato avvicinato dal sindaco che, con la fascia tricolore e un dépliant in mano, ha dato delucidazioni sulla raccolta differenziata. Il tutto filmato, camuffando i visi dei viziosi cittadini. Uno scherzo, quello della differenziata, ma con multe vere e dietro al quale c’è la speranza che, come spiega la consigliera Anastasia Petrella: “Castel Volturno possa uscire dall’isolamento istituzionale”.
“Qui giovani e anziani trovano – spiegano le due consigliere – terreno fertile per i propri bisogni. L’offerta è vasta e ampia, e nessuno fa differenza. Tutte prostitute, tutte. Anche chi è alla fermata dell’autobus, come le studentesse, sono prostitute. Ma noi non siamo merce. Qui lo Stato resta assente. Le regole non valgono, perché da queste parti le regole sono quelle della domanda e dell’offerta, sempre ampia e variegata. Così gli occhi assuefatti hanno abboccato”. L’iniziativa è stata battezzata “#siamosoli.
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