Il secondo Natale nel segno del Covid è ormai alle porte. Certo rispetto al 2020 la situazione sanitaria e i contagi sono decisamente inferiori. Ma il recente aumento della curva epidemica e il peggioramento delle condizioni di diverse zone in Italia spingono alla massima attenzione. A preoccupare maggiormente è la nuova variante Omicron con 27 casi accertati nella penisola. Il messaggio in queste ore del ministro della Salute Roberto Speranza è chiaro.
“Sarebbe un’illusione pensare che possiamo guardare al Covid come una cosa del passato – ha chiarito Speranza – È un qualcosa del presente, come ci dicono i numeri che arrivano ogni giorno non solo dalla stragrande maggioranza dei Paesi europei e del mondo, ma anche dalle nostre regioni. Sono numeri in crescita ormai costante da diverse e numerose settimane. Numeri che ci segnalano un’epidemia che continua a essere un problema molto reale e concreto con cui fare i conti”. E da una regione italiana arriva un’altra decisione che non farà piacere a molti.
Il governatore della Campania Vincenzo De Luca ha dichiarato: “Fra oggi e domani la Regione Campania emetterà delle ordinanze che firmerò per evitare assembramenti alla vigilia di Natale, come abbiamo già fatto lo scorso anno. Ordinanze che vietano la vendita di alcolici nella serata e vietano gli assembramenti e anche un’ordinanza che vieta le feste in piazza di Capodanno”.
Un brutto colpo per un territorio tradizionalmente legatissimo alle festività natalizie e dell’ultimo dell’anno. Vincenzo De Luca ha motivato così la sua scelta: “Non possiamo immaginare di avere assembramenti di decine di migliaia di persone senza mascherine e un po’ su di giri come è inevitabile che sia”. “Che vuoi controllare a Capodanno? – dice ancora De Luca – che si debba vietare ogni festa in piazza se vogliamo stare tranquilli nei mesi successivi, perché noi rischiamo per la follia di una settimana di essere chiusi tutti per mesi dopo Capodanno”.
Sul prolungamento dello stato d’emergenza il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca è d’accordo: “Per il punto a cui siamo arrivati era necessario prorogare lo stato di emergenza”. Inoltre, a chi gli chiede se la decisione di dire no alle feste in piazza potrà creare reazioni negative da parte dei sindaci il governatore risponde: “Perché pensate sempre a fare ammuina e polemiche? Semplicemente c’è un andamento del contagio che è talmente preoccupante da motivare ordinanze di prudenza e di contenimento dei contagi, tutto qui”.