Un’estate finora all’insegna del caldo estremo, con temperature roventi praticamente in tutta Italia per settimane. Ma ora arriva una delle notizie più attese: “La fine del caldo”. Sul suo sito, l’esperto meteorologo Mario Giuliacci fa sapere che dopo una lunghissima ondata di afa e temperature record, spesso oltre i 40 gradi e sopra i 30 anche di notte, soprattutto al Sud e sulle isole, “questa fase meteo così bollente comincia a declinare”, si legge sul sito meteogiuliacci.it. Ma quando? La data c’è già e per quanto sembri un’ottima notizia non è proprio così. Ma vediamo i dettagli.
“Questo luglio sta diventando un mese infernale – scrive Mario Giuliacci sul suo sito di previsioni meteo – Caldissimo al Centro-Sud, pieno di fenomeni estremi al Nord. Tra martedì e mercoledì (25 e 26 luglio) la fine del caldo sarà abbastanza sicura per tutti. Ad un prezzo: il concreto rischio di fenomeni severi”. Quindi a caro prezzo, viene da aggiungere. “Purtroppo l’estremizzazione meteo risulta evidente e inequivocabile. Ed è proprio in estate il massimo della sua potenza”.
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Meteo Italia, “la fine del caldo”
“Per tornare a respirare e a dormire con finestre chiuse e lenzuoli serve aria fresca in quota. Ma quest’ultima si deve necessariamente scontrare con quella assai caldo-umida preesistente. Ciò crea le condizioni predisponenti e scatenanti per fenomeni meteo estremi”, aggiunge Mario Giuliacci sempre sul suo sito.
E bisogna fare attenzione, avvisa il meteorologo, “perché questa fenomenologia estrema non è affatto prevedibile, se non a pochissime ore (o minuti) dall’evento, in quanto interessa aree localizzate ed è facile che non si formi o meno a seconda di piccole condizioni al contorno, non visibili dai modelli a lunga gittata. Per dirla breve: non possiamo dire se tra 3-4 giorni ci saranno temporali violenti o grandinate”.
“Possiamo però dire che eventualmente ci possa essere rischio fenomenologia intensa. Cosa che spesso accade alla fine delle onde calde intense e prolungate”, la conclusione. La data per la fine del caldo definitivo? Mercoledì 26 luglio, quando un “deciso cambio d’aria riporterà temperature nelle medie”. Torna dunque l’anticiclone delle Azzorre al posto di quello africano, ma non saranno solo buone notizie.