Un drammatico incidente aereo ha scosso la comunità di San Mauro di Premariacco, in Friuli Venezia Giulia, nel pomeriggio di lunedì 2 settembre 2024. Precipita aereo ultraleggero: 2 morti è il triste bilancio. L’aereo, coinvolto in un volo di addestramento, è caduto nei pressi dell’aviosuperficie locale, causando la morte di due giovani: Alessandra Freschet, una studentessa di 15 anni, e il suo istruttore di volo, Simone Fant, di 31 anni. L’incidente è avvenuto intorno alle 16:55, quando l’ultraleggero, un modello Storch 2.0, ha iniziato a perdere quota in modo instabile durante un tentativo di atterraggio.
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Testimoni oculari hanno riferito di aver visto l’aereo oscillare prima di schiantarsi in un uliveto adiacente alla pista. Dopo l’impatto, il velivolo ha preso fuoco, rendendo le condizioni dei due occupanti estremamente critiche. Immediatamente allertati, i soccorsi sono giunti sul posto in pochi minuti. I vigili del fuoco di Cividale, supportati da un’ambulanza e da un’automedica, hanno trovato Alessandra e Simone gravemente ustionati e riversi a terra.
San Mauro di Premariacco, precipita aereo ultraleggero: 2 morti
Nonostante i tentativi di rianimazione e il trasporto d’urgenza all’ospedale di Udine, entrambi sono deceduti poco dopo il ricovero, a causa delle gravissime ustioni riportate nell’incendio. Alessandra Freschet, originaria di Roveredo in Piano, stava partecipando a una giornata di volo organizzata dall’istituto Volta di Udine, dove frequentava il Liceo delle Scienze Applicate. Per lei, quel volo rappresentava la prima esperienza di volo da allieva.
Simone Fant, residente a Reana del Rojale, era un pilota esperto con oltre 500 ore di volo, di cui tra le 100 e le 200 come istruttore. La notizia della loro morte ha lasciato la comunità in uno stato di shock e incredulità. Le cause dell’incidente sono ancora in fase di accertamento. Le autorità competenti, tra cui i carabinieri, stanno conducendo un’indagine approfondita per determinare le circostanze esatte che hanno portato alla tragedia.
Le prime ipotesi suggeriscono che il forte vento presente al momento del volo potrebbe aver contribuito alla perdita di controllo del velivolo. Gli investigatori stanno esaminando anche la manutenzione dell’aereo e le procedure di volo seguite durante l’addestramento. Il presidente dell’associazione Fly & Joy, che gestisce l’aviosuperficie, ha descritto Simone come un buon pilota, sottolineando che l’ultraleggero era regolarmente sottoposto a manutenzione.
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