Hanno fatto scalpore i due audio rubati a Forza Italia durante una delle ultime riunioni. Ora naturalmente è caccia alla spia: si cerca spasmodicamente l’uomo (o la donna) che avrebbe diffuso queste conversazioni privatissime tra il cavaliere e i suoi ‘fedelissimi’. Che poi, se ne parliamo, altro che fedeltà. Per chi ancora non lo sapesse, Silvio Berlusconi in questa riunione avrebbe parlato del suo rapporto, riallacciato, con Vladimir Putin e delle considerazioni non di certo positive su Zelensky.
Ne abbiamo già parlato qui, ma ora quello che sta succedendo è una vera e propria caccia alla talpa: chi ha divulgato gli audio di Berlusconi? Chi è colui o colei che si è rivoltato contro il carismatico leader di Forza Italia? Tante ipotesi, nessuna certezza: è forse qualche vecchio deputato o senatore non rieletto? Qualcun altro ancora legato ad ex ministri passati con Carlo Calenda? Oppure qualcuno interessato a interrompere la corsa di Antonio Tajani verso la Farnesina?
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Caccia alla talpa: chi ha divulgato gli audio di Berlusconi?
Audio, quelli passati a Lapresse, che sono riusciti a mettere non poco in crisi la già delicata dialettica tra il capo dello stato in-pectore Giorgia Meloni e lo stesso Cavaliere. “Spero che l’autore di tutto ciò giri sotto scorta”, dice sotto forma di battuta un parlamentare di centrodestra.
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— ⛔️ⓁⓋⓄⒼⓇⓊⓅⓅⓄ⛔️ (@lvogruppo) October 20, 2022
NUOVO AUDIO DI BERLUSCONI#Russia #Putin #Zelensky pic.twitter.com/3Qf3YIf7a8
Si sbilancia anche Licia Ronzulli che afferma: “È spregiudicato, per non dire criminale, che qualcuno tra i 45 eletti alla Camera possa prestarsi a riferire parole del presidente, che andavano contestualizzate”. Subito dopo la flash news su queste imbarazzanti dichiarazioni si Berlusconi, sembra sia stato visto Gasparri correre all’interno di palazzo Madama, dicendo semplicemente: “Non so nulla”. Ora però, come dicevamo è caccia alla talpa.
Berlusconi che telefona a Mentana per smentire se stesso…siamo un Paese fantastico…#Mentana #Berlusca #audio #SilvioBerlusconi pic.twitter.com/7mWgiYG8hT
— Sirio (@siriomerenda) October 19, 2022
Uno dei pochi che sembrerebbe fuori da ogni responsabilità è Paolo Barelli: “Avevo un importante impegno – racconta – che potevo disdire solo se fosse stata davvero necessaria la mia presenza. Ora mi limito a galleggiare. Una bella sensazione: non si affonda e non alza troppo la testa dal pelo dell’acqua, dove si rischia di essere beccati dagli uccelli”. Poi c’è chi pensa che in realtà Berlusconi voleva che il suo intervento uscisse, giusto per ricordare a tutti il suo peso, o il suo ingombro, scrive Repubblica.
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