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Bufera sul presidente argentino Milei: arriva in Vaticano per Papa Francesco, poi la scoperta

  • Italia

Il presidente argentino Javier Milei si è reso protagonista di un episodio imbarazzante durante la sua visita in Vaticano per dare l’ultimo saluto a Papa Francesco. Il capo dello Stato, giunto a Roma con la sua delegazione, non è riuscito ad arrivare in tempo alla cerimonia prevista per l’omaggio al Pontefice. Quando Milei è arrivato, infatti, il feretro era già stato chiuso e la funzione funebre stava per concludersi, impedendogli di rendere l’omaggio pubblico tanto atteso. Secondo quanto riportato, il ritardo avrebbe causato un grande imbarazzo nelle file diplomatiche argentine e generato un’ondata di critiche da parte dell’opinione pubblica e dei media.

La situazione si è aggravata ulteriormente quando Milei, anziché riconoscere l’errore organizzativo, ha scelto di attaccare duramente i giornalisti che avevano riportato la notizia del suo arrivo tardivo. In un intervento pubblico, il presidente ha definito i cronisti “brutti, sporchi e cattivi” e ha liquidato le critiche come frutto di “ignoranza e cattiveria”. “Sono bruti”, ha detto, riferendosi ai giornalisti, e accusandoli di non sapere “nemmeno come funzionano i protocolli diplomatici”, sostenendo che i tempi della sua visita erano stati stabiliti in accordo con il cerimoniale vaticano.

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Papa Francesco, bufera sul presidente argentino

Fonti vicine al Vaticano, però, raccontano una versione diversa. Pare infatti che le autorità religiose abbiano più volte sollecitato una presenza puntuale, anche per il rispetto dovuto all’importanza del momento e al grande numero di delegazioni internazionali presenti. Tuttavia, Milei avrebbe preferito mantenere la sua agenda senza particolari modifiche, arrivando dunque in ritardo e mancando l’ultima occasione di rendere omaggio personalmente a Francesco.

Nel frattempo, il caso ha assunto proporzioni internazionali. Diversi media esteri hanno sottolineato l’incidente come una nuova dimostrazione della gestione caotica del protocollo da parte del governo argentino. L’episodio ha suscitato anche sconcerto tra i fedeli argentini e in particolare tra i settori religiosi del Paese, che si aspettavano dal presidente un gesto di maggiore solennità e rispetto nei confronti della figura di Francesco, il primo Papa latinoamericano della storia.

L’incidente rischia di lasciare strascichi diplomatici e politici per l’amministrazione Milei, che da tempo cerca di ricostruire un rapporto più fluido con il Vaticano dopo i precedenti dissidi. Tuttavia, la scelta di rispondere con insulti alla stampa invece che con un gesto di umiltà potrebbe complicare ulteriormente la situazione. Al momento, dal Vaticano non sono arrivate dichiarazioni ufficiali, ma il silenzio stesso viene interpretato da molti come un segnale di forte disappunto verso il comportamento del presidente argentino.


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