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Bonus 150 euro: a chi spetta, come richiederlo e quello che c’è da sapere

  • Italia

È in arrivo il bonus una tantum da 150 euro per lavoratori e pensionati. Si tratta di una delle misure previste dal decreto Aiuti ter e riguarda una platea da circa 20 milioni di persone, come spiega l’Inps in una circolare del 16 novembre, tra le quali 8,3 milioni di pensionati che hanno percepito un reddito non superiore a 20 mila euro nel corso del 2021. Per queste persone il bonus è già arrivato attraverso l’assegno pensionistico pagato a partire dal 2 novembre. Tali pensionati risiedono in Italia e beneficiano di uno o più trattamenti che riguardano una qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti o di trattamenti di accompagnamento alla pensione.

Il bonus una tantum da 150 euro riguarda i lavoratori domestici. Per poterlo ottenere bisogna avere “uno o più rapporti di lavoro in essere al 24 settembre 2022”. Tra i requisiti c’è l’iscrizione del rapporto di lavoro nella Gestione dei Lavoratori domestici dell’Inps e tali lavoratori devono aver percepito il precedente bonus, quello da 200 euro, per poter ottenere il nuovo. Le somme vengono erogate automaticamente dall’Inps.

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Bonus 150 euro, a chi spetta: le informazioni su come richiederlo

Anche per le famiglie che percepiscono il reddito di cittadinanza l’accredito è automatico e arriva sulla carta Rdc. Beneficiano del bonus i lavoratori dipendenti che hanno percepito una retribuzione imponibile, di competenza del mese di novembre 2022, non eccedente l’importo di 1.538 euro. Tali lavoratori devono presentare al datore di lavoro una dichiarazione in cui affermano di “non essere titolare delle prestazioni di cui all’articolo 19, commi 1 e 16”, riguardanti il bonus 150 euro a pensionati e beneficiari del Reddito di cittadinanza. I dipendenti titolari di due o più rapporti di lavoro con realtà differenti, hanno diritto al bonus 150 euro una sola volta”.

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Capitolo lavoratori autonomi: i titolari di Partita Iva che sono iscritti alle Casse di Previdenza Private riceveranno l’integrazione dei 150 euro insieme al bonus 200 euro dalle stesse Casse. Invece bisognerà attendere il 2023 per coloro che hanno un contratto di lavoro autonomo occasionale nel 2021 con almeno un contributo mensile accreditato, iscritto alla Gestione Separata e beneficiario del bonus 200 euro. Anche in questo caso il pagamento sarà automatico.

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Infine per quanto riguarda disoccupati e stagionali l’accredito verrà inviato dopo “l’invio, da parte dei datori di lavoro, delle denunce UniEmens relative alle retribuzioni di novembre 2022”: è quanto riportato nella circolare Inps. Il requisito per i disoccupati è aver percepito Naspi o DIS-COLL a novembre 2022. Il bonus spetta anche ai titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, dottorandi e assegnisti di ricerca, con contratti attivi alla data del 18 maggio e reddito non superiore a 20.000 euro. Per ricevere i 150 euro si deve presentare domanda entro 31 gennaio 2023.


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