La Gagosian Gallery a Roma presenta “Avedon: Beyond Beauty” (27 febbraio-11 aprile 2015), una retrospettiva che include la maggior parte delle fotografie di moda e molti degli iconici ritratti femminili realizzati da Richard Avedon durante la sua originale e prestigiosa carriera.
Giovane assistente fotografo della Marina Mercantile Americana durante la Seconda Guerra Mondiale, il primo compito di Avedon era scattare foto identificative, un’esperienza sulla quale disse: “Penso di aver ritratto centomila volti prima di diventare un fotografo”.
Successivamente e fin dall’inizio della sua carriera da professionista, la padronanza della composizione, dell’ambientazione, delle circostanze, e il rifiuto di distinguere tra fotografia artistica e commerciale, hanno dato vita ad un corpus di lavori di grande effetto – che fossero ritratti di personaggi famosi, scatti pubblicitari di marchi commerciali, o intensi reportage culturali e politici sulla povertà, la guerra, le questioni razziali.
“Avedon: Beyond Beauty” sottolinea la forza della rappresentazione, creativa e a volte scioccante, che Avedon faceva delle donne, dai ritratti intimi alle celebri fotografie di moda realizzate per Harper’s Bazaar, Vogue, The New Yorker e altre importanti pubblicazioni. Ritraeva modelle in movimento provocandole perché apparissero curiose, ribelli, esuberanti e sicure di sé.
In mostra anche l’Early Paris Fashion Portfolio, undici immagini commissionate da Harper’s Bazaar tra il 1947 e il 1957, scattate “en plein air” fuori dallo studio immortalando la vita nelle strade parigine: ombrello in mano, una figura appare sospesa mentre salta su un ciottolato; Marlene Dietrich al Ritz si accende fascinosamente una sigaretta indossando un turbante di Dior; una slanciata Dorian Leigh si specchia nel camerino di Helena Rubenstein.
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