Dopo la decisione di ieri – la procura di Roma ha chiesto l’archiviazione – la scomparsa di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori, avvenute nel 1983, rischiano di rimanere senza un perché. Secondo il procuratore sono state approfondite tutte le ipotesi investigative, emerse sia da fonti giudiziarie che da inchieste giornalistiche, ma non sono emersi elementi idonei a richiedere il rinvio a giudizio di alcuni degli indagati. Una decisione, quella della procura, che ha scontentato in molti. Fra questi anche il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo che, contrario alla richiesta di archiviazione, ha chiesto e ottenuto la revoca dell’assegnazione del procedimento.
Grande la delusione di Pietro Orlandi, fratello di Emanuela: “Comportamento meschino di pm e Santa Sede. È evidente che c’è la volontà da parte di qualcuno di non arrivare alla verità: il Vaticano ha ostacolato le indagini senza rispondere alle varie rogatorio e impedendo l’acquisizione di alcune telefonate”.
Emanuela Orlandi, l’ultima decisione dei giudici scontenta tutti: ecco qual è
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