Tiene banco il tema dell’eredità di Gina Lollobrigida a 8 giorni dalla morte dell’attrice a 95 anni. Si tratta di un patrimonio da vera diva: il tutto diventa più complesso a causa dei rapporti difficili della Lollo con il figlio Andrea Milko Skofic e per la presenza di Andrea Piazzolla, che negli ultimi anni è stato il factotum della Bersagliera. Nella puntata di Storie Italiane del 23 gennaio è intervenuto l’ex marito Francisco Javier Rigau, che ha fatto delle precisazioni.
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“A distanza di anni devo ancora sentirmi accusare – si è sfogato – Io e Gina ci siamo sposati con separazione dei beni. Il patrimonio di Gina è del figlio. “o non ho avuto mai niente da lei”. Poi ha aggiunto “quel che resta” riferito al patrimonio e in questo modo ha lanciato una frecciata a Piazzolla che secondo lui, come sostiene anche Andrea Milko Skofic, avrebbe sottratto diversi beni all’attrice.
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Gina Lollobrigida, testamento aperto: metà a Piazzolla, metà al figlio
Ora la situazione è diventata ancora più chiara, perché alle 13 di martedì 24 gennaio è stato aperto il testamento di Gina Lollobrigida. Come si legge sul Corriere della sera, il notaio Barbara Franceschini ha comunicato agli eredi e ai legatari le volontà dell’attrice scomparsa il 16 gennaio scorso all’età di 95 anni. La Bersagliera, nel rispetto della legge, ha lasciato metà del patrimonio al figlio Andrea Milko Skofic e l’altra metà al figlioccio Andrea Piazzolla. L’avvocato del factotum, Francesca Romana Lupoi, ha dichiarato che il suo assistito “intende portare avanti le volontà di Gina Lollobrigida per quanto riguarda in particolare la promozione della sua immagine e il mantenimento delle sue opere artistiche”.
Pertanto resta fuori dal testamento Francisco Javier Rigau, l’ex marito di Gina Lollobrigida. I due si sono sposati nel 2010 per procura, ma l’attrice ha sempre negato di aver dato il suo consenso, accusando l’imprenditore di truffa, come raccontò lei stessa in tv: “Ho conosciuto questo ragazzo, Javier, circa nel 2000 a Montecarlo, ci siamo un po’ frequentati e nel 2006 mi ha chiesto di sposarlo. All’inizio ho anche accettato ma poi ho capito che era una cosa totalmente sbagliata. Quindi l’ho chiamato a Barcellona e gli ho detto che non l’avrei sposato e pensavo avesse capito”.
Nos deja una gran leyenda del cine italiano.
— Antonio Banderas (@antoniobanderas) January 16, 2023
Riposa in pace #GinaLollobrigida pic.twitter.com/1wd8Rh4mCw
Il matrimonio è arrivato nel 2010 per procura e poi è finito a processo nel 2015: due anni dopo Rigau è stato assolto. Firmando il discusso documento l’attrice aveva sottoscritto la ratifica in Italia del matrimonio, celebrato per procura in chiesa e quindi valido a livello religioso. In seguito Gina Lollobrigida ha in seguito deciso di appellarsi alla Sacra Rota, che le ha dato ragione sancendo l’annullamento.