Ritornava dalle vacanze quando uno schianto terribile lo ha strappato alla vita. Tra pochi giorni avrebbe compiuto 20 anni ed era andato in Croazia con altri 7 amici per trascorrere qualche giorno in ferie. L’impatto tra l’auto che stava guidando e un altro mezzo che veniva dalla corsia opposta è stato fatale per Andrea Bellingardo, di Piove di Sacco. L’incidente è avvenuto nel pomeriggio di sabato 30 luglio nei pressi di Zara in Croazia.
Come accade spesso nelle comitive di giovani, il gruppo di otto – tutti provenienti dal Piovese e dal Veneziano – stava rientrando verso l’Italia con due auto, quando quella che stava guidando Andrea Bellingardo è entrata in rotta di collisione con un altro mezzo che proveniva dalla direzione opposta. In seguito al primo scontro, la seconda auto con a bordo altri quattro ragazzi è finita per tamponare la prima, causando contusi: non sono ancora state rese note le condizioni degli occupanti della seconda auto. Si teme possano aver riportato gravi ferite. Per Andrea Bellingardo non c’è stato niente da fare: morto sul colpo.
Andrea Bellingardo morto in un incidente stradale, aveva 20 anni
I familiari della vittima hanno raggiunto la comitiva di giovani in Croazia – si legge sul Corriere della Sera – mentre si attendono le ricostruzioni degli inquirenti della dinamica che hanno portato all’incidente mortale. Per il momento non si esclude nessuna pista, dal malore improvviso al colpo di sonno, mentre non è ancora stato reso noto se si intenda procedere a degli esami tossicologici sulla salma del diciannovenne.
Un’altra tragedia ha coinvolto due ragazze di 15 e 17 anni, Alessia e Giulia Pisanu, originarie di Castenaso in provincia di Bologna. Le due sono state colpite dal treno ad alta velocità alla stazione di Riccione. Eppure ancora nessuno ha capito con precisione la dinamica dei fatti. Sappiamo solo che alle 6.30, una ragazzina vestita di nero era disperata perchè le avevano rubato il cellulare.
C’era anche un’altra ragazza accanto a lei con uno spolverino verde e un paio di stivali neri in mano. Poi sembra che una abbia attraversato le rotaie e che l’altra abbia provato a portarla via. Ma per loro non c’è stato nulla da fare. Una scena ripresa dalle telecamere di sicurezza e dalle parole e raccontata dai testimoni che hanno visto le due ragazze sui binari e hanno cercato, urlando, di evitare la disgrazia. “Ho urlato e con me tutti gli altri”, racconta un testimone.
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