Alex Zanardi, peggioramenti improvvisi che sconcertano. Lo apprendiamo dopo le dichiarazioni rilasciate dal medico di emergenza e responsabile del 118 di Grosseto, Roberto Biagioni, intervistato da Il Corriere della Sera. Il medico ha prestato soccorso ad Alex Zanardi subito dopo l’incidente, arrivando a bordo dell’elisoccorso sopraggiunto sul luogo.
“In questi casi, l’evoluzione clinica procede in un modo che definiamo ondulatorio, con riprese che vanno oltre le più ottimistiche aspettative e peggioramenti improvvisi che possono lasciare sconcertati”, afferma Roberto Biagioni, e aggiunge che “non bisogna esagerare con l’ottimismo ma allo stesso tempo neppure cadere nel peggior pessimismo se Alex ha avuto un aggravamento ed è tornato in terapia intensiva. Passaggi del genere potrebbero accadere ancora per un anno, la letteratura scientifica ce lo insegna”. (Continua a leggere dopo la foto).

Il medico continua ad affermare che “I pazienti che hanno subito traumi simili a quello di Alex possono affrontare delle fasi di peggioramento ma anche avere degli straordinari e repentini miglioramenti, perfino quando sembra che le condizioni respiratorie siano pregiudicate”. Il presupposto rimane quello di non arrendersi e perseverare nelle cure. (Continua a leggere dopo la foto).

“Tutto può accadere e non bisogna mai arrendersi”. Due macrosistemi di indagine riguardano le condizioni di salute del campione da tenere n considerazione, lo afferma il medico: “Quella neurologica può essere valutata solo più avanti. Quella degli organi vitali invece può avere continue oscillazioni. C’è un’evoluzione costante dei parametri”. (Continua a leggere dopo le foto).


Sul bilancio delle funzioni vitali, nello specifico il medico toscano assume una posizione: “Non è possibile fare un bilancio delle funzioni vitali in una fase così delicata. L’immobilizzazione stessa è un fattore di rischio anche per un soggetto sano, figuriamoci per chi ha subito tre interventi chirurgici come Zanardi. Ogni paziente risponde in modo soggettivo”.