Ad appena un mese dalla morte del bodybuilder Salvatore Solimeno, stroncato da una grave malattia a 45 anni, un altro decesso colpisce il mondo del fitness. Stavolta parliamo di Alberto Clementi, campione di bodybuilding, ritrovato senza vita nella casa della fidanzata a Caorle, vicino Venezia. L’atleta, 49 anni, venerdì nel cuore della notte si è sentito male ed è corso in bagno. Da lì non è più tornato a letto, così la sua compagna si è preoccupata, ma ha trovato la porta del bagno chiusa.
A quel punto ha chiamato i soccorsi e nel giro di pochi minuti sono arrivati gli operatori del 118 e i vigili del fuoco della caserma di San Donà di Piave che hanno abbattuto la porta del bagno. Purtroppo per il campione non c’era più nulla da fare, i soccorritori l’hanno trovato senza vita, disteso a terra. Sul posto sono giunti anche i carabinieri della Compagnia di Portogruaro. Quando gli uomini dell’Arma hanno cercato di individuare le cause del decesso e hanno cercato indizi in casa hanno scoperto qualcosa di particolare. (Continua a leggere dopo la foto)
I carabinieri, cercando di fare chiarezza sull’accaduto, hanno iniziato a perlustrare la casa e hanno trovato delle fialette di medicinali e degli integratori che saranno esaminati attentamente in laboraorio. È bene evidenziare come al momento non sia stata trovata alcuna relazione tra le sostanze prelevate dalla casa e la morte di Clementi. Quel che è certo è che sul corpo del bodybuilder non sono stati individuati segni di violenza o percosse. (Continua a leggere dopo la foto)
L’ipotesi più probabile è che si sia trattato di un malore improvviso, forse un attacco cardiaco, che non ha lasciato scampo all’atleta. Le indagini su questo decesso sono state affidate al pm della Procura di Pordenone Marco Faion, che ha già fatto sapere di voler procedere con l’autopsia. Questa sarà effettuata dal medico legale Antonello Cirnelli. Alberto Clementi, che abitava con la madre a Caorle dove gestiva una palestra, era molto noto nel mondo del bodybuilding. (Continua a leggere dopo la foto)
Il 49enne aveva infatti partecipato a numerose competizioni internazionali e aveva spesso lavorato come buttafuori o come responsabile del servizio d’ordine. Moltissimi i messaggi di cordoglio giunti sui social, con molti amici e conoscenti che ricordano come Alberto Clementi fosse considerato uno dei più grandi campioni di bodybuilding in Italia. Purtroppo la morte di Alberto si aggiunge a quella di tanti altri atleti dello stesso settore, come quella del 23enne Daniele Pozzi o di Giancarlo Pesci o ancora Anna Milite.
“Addio campione”. Salvatore non ce l’ha fatta, stroncato dalla malattia a 45 anni