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“Aiuto, lo hanno rapito”. Terrore in strada, bimbo di 10 anni strappato via dalle braccia della sorella. Immediato l’intervento della polizia

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Rapisce bambino per strada sotto gli occhi della sorella: bloccato dalla polizia e arrestato

Momenti di grande paura venerdì 11 ottobre, in via Provinciale San Vito a Brindisi dove un 29enne originario del Gambia ha rapito un bambino strappandolo dalle mani della sorella più grande. Solo il tempestivo intervento degli agenti della polizia di Brindisi ha evitato il peggio. A raccontare l’accaduto il padre del bambino, che ha contattato la redazione di Brindisi Report per ringraziare pubblicamente i poliziotti che gli hanno restituito il figlio, sano e salvo.

Il bambino, 10 anni, passeggiava sul marciapiede di via Provinciale San Vito insieme alla sorella 19enne. Erano le 20.30, quando un uomo dall’altro lato della strada ha bloccato il traffico, ha attraversato, si è diretto verso la coppia e dopo aver schiaffeggiato la ragazza, ha portato via il fratellino, prendendolo di peso e schiaffeggiandolo. Poi è fuggito in direzione dei binari del vicino passaggio a livello di via Osanna.

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Rapisce bambino per strada sotto gli occhi della sorella: bloccato dalla polizia e arrestato


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La ragazza, in preda al terrore, ha iniziato a strillare e qualcuno tra i passanti ha contattato il 113. La pattuglia si trovava già nelle vicinanze e vista la scena, hanno inseguito l’uomo e bloccandolo. Terrorizzata e con evidenti segni sul volto dovuto alle percosse, la 19enne è stata raggiunta dai genitori e dagli operatori del 118, chiamati anche loro dai passanti che si trovavano a transitare in quella zona al momento del rapimento.

Rapisce bambino per strada sotto gli occhi della sorella: bloccato dalla polizia e arrestato

Come riporta il quotidiano online, i due presentano lividi e sono fortemente provati, ma grazie al tempestivo intervento della polizia il bambino è stato riaffidato alla famiglia e l’uomo arrestato e trasferito in carcere. È in Italia regolarmente ma ha precedenti per atti osceni davanti ai minori e minacce con coltello. Nel suo zaino sono state trovate catene e altri oggetti contundenti.

“Non oso immaginare cosa sarebbe successo se non fossero arrivati i poliziotti, quell’uomo stava portando mio figlio verso i binari, mia figlia urlava in preda al panico. Non so che intenzioni aveva ma certamente gli avrebbe fatto del male. Per me è una tragedia sfiorata, non finirò mai di ringraziare questi poliziotti che hanno rischiato in prima persona per salvare il mio bambino”, ha detto il padre dei due.

Il piccolo con l’intera famiglia nelle scorse ore è stato ricevuto in questura dove ha potuto ringraziare i poliziotti. “Mio figlio continua a ripetermi che in quei momenti si sentiva “scoppiare” il cuore. Ci si sente impotenti delle volte. Non so cosa può spingere una persona a fare un gesto del genere, come quello che subito dai miei figli, bisognerebbe indagare. A tutto ciò – sottolinea il genitore – si unisce la rabbia perché mia figlia è stata lasciata sola”.


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