Sguardo fiero, mantello dorato e muso nobile. Sono i camosci appenninici. Erano solo 30 esemplari al principio del secolo scorso, ora raggiungono quasi la 2 mila. Quasi un miracolo, in tempi d’estinzioni delle specie animali. È una bella rivincita quella dei Rupicapra pyrenaica ornata (l’esatto nome scientifico), considerati dagli zoologi i più belli del mondo. Ma, soprattutto, una storia a lieto fine. Risultavano praticamente scomparsi agli inizi del 900 e oggi, grazie a una strategia fatta di zone protette, interventi in elicottero, difesa dai “nemici” lupi e orsi, miglioramento dell’habitat, hanno ripopolato il Parco nazionale d’Abruzzo. “La notizia è buona per tutti perché il camoscio appenninico è una sottospecie endemica per l’Italia – spiega lo zoologo Antonio Antonucci – cioè un animale che si trova esclusivamente da noi e in nessun’altra parte nel mondo”.