Violentata per mesi dal branco. La vittima è una 13enne della periferia nord di Torino. I carnefici – come riporta La Stampa – sono suoi coetanei, 8 in tutto, di cui 3 non imputabili perché di età inferiore ai 14 anni. La ragazzina per mesi è stata costretta a seguirli in un garage del quartiere Falchera: “Se smetti di venire con noi, pubblichiamo le foto e filmati su Facebook”, la ricattavano. I genitori erano all’oscuro di tutto.
La mamma ha capito che cosa era successo quando ha ricevuto alcune fotografie dai baby stupratori, che gliele hanno spedite quando la ragazzina ha tentato di ribellarsi ai loro soprusi. Lei ha subito denunciato tutto alla polizia, ed è venuta fuori una storia fatta di ogni tipo di abuso e umiliazione. A La Stampa ha dichiarato, la donna sconvolta ha detto: “Io da qui vorrei andarmene via adesso. Subito. Vorrei cancellare questo mondo brutto, queste cose che sono accadute. Ma non posso. Io e mio marito abbiamo comprato questa casa facendo un mutuo. E adesso dobbiamo pagare. Chi mai sarebbe disposto a fare uno scambio? Questa è la nostra condanna”.
Quello che le pesa è pure che tutti sapevano, tutti ne parlavano, ma a lei nessuno aveva detto nulla: “Lei a me non ha raccontato nulla. Per paura, credo. Perché pensava che suo padre ed io ci saremmo arrabbiati tantissimo. Perché lei è una bambina dolce e sensibile”.
Ti potrebbe interessare anche: Bimba morta dal balcone e violentata, la madre: “Trovate il mostro o faccio giustizia io”