E’ un 31enne, originario della provincia di Cosenza, l’uomo fermato per violenza sessuale aggravata nei confronti della ragazzina violentata a Prati, a Roma. L’uomo, come fa sapere la Questura di Roma, e’ “appartenente al ministero della Difesa, in forza presso l’Arsenale della Marina”. Secondo quanto ricostruito dalla polizia, l’uomo si è finto poliziotto e, con il pretesto di infliggere una sanzione alla giovane perché l’aveva vista bere birra insieme a due coetanee, le ha intimato di mostrargli i documenti e di seguirlo al commissariato per gli accertamenti. A quel punto però, il sedicente poliziotto, dopo aver assicurato a un palo la bicicletta con cui era arrivato sul posto, l’ha portata, a piedi, in via Teulada e, all’altezza del parcheggio di via Casale Strozzi, l’ha trascinata con forza nel parchetto nelle vicinanze e ha abusato di lei. L’uomo ha poi accompagnato la ragazza in via Bafile, dove poco prima l’aveva avvicinata, ma, vista la presenza di un adulto, ha iniziato a correre ed è riuscito a fuggire, scappando al tentativo delle donne di raggiungerlo.
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L’uomo fermato dalla Polizia per lo stupro della quindicenne è stato riconosciuto dalla vittima. Ulteriori elementi a riscontro dei fatti sono stati forniti dalle videocamere di sorveglianza di uno degli esercizi commerciali presenti lungo la via di fuga, che ritraevano un soggetto dalle fattezze compatibili con il fermato, mentre si allontanava dal luogo inseguito da quattro persone. A ulteriore riscontro, sono state, inoltre, acquisite diverse testimonianze, che confermavano quanto già raccontato dalla vittima e dalle sue amiche. Il fratello del presunto responsabile della violenza sessuale sulla ragazza di 16 anni, violentata lunedì scorso a Roma, è stato denunciato in stato di libertà per il reato di favoreggiamento personale. Dalle indagini della squadra mobile, coordinate dalla procura presso il Tribunale di Roma, è stata ricostruita la dinamica dell’accaduto e il percorso fatto dal fermato, insieme alla vittima. È stato, in particolare, predisposto un servizio di appostamento continuativo nei pressi del luogo dove era stata parcheggiata la bici, utilizzata dal presunto violentatore per i suoi spostamenti, fin quando, poco dopo l’una di notte, una persona, poi identificata per il fratello del fermato, è stata sorpresa mentre tentava di recuperare il mezzo. Il giovane, dopo una prolungata reticenza e improbabili scuse per giustificare la sua presenza in quel luogo e a quell’ora, ha ammesso che la bicicletta era stata parcheggiata lì la sera precedente dal fratello. Sono così scattate le ricerche di quest’ultimo, trovato proprio in casa del fratello.
Caffeina news by AdnKronos
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