Caschetto biondo e occhi azzurri. Il bambino, oggi imprenditore di successo e marito di uno dei volpi più famosi della televisione italiana posa accanto al padre, che tiene in mano cinque cuccioli di levriero. La foto è stata pubblicata sul suo account social e in poco ha ottenuto una pioggia di like e commenti.
Il bambino è Tommaso Trussardi e l’uomo che posa accanto a lui è Nicola, morto prematuramente all’età di 57 anni in un gravissimo incidente automobilistico. Era in 1999 quando a Milano, di ritorno da una cena con l’editore Mondadori, Nicola Trussardi perse il controllo della sua Mercedes e andrà a schiantarsi. Il padre di Tommaso finì in coma e morì il 14 aprile del 1999. Pochi anni dopo, nel 2003, la stessa sorte toccò a suo figlio Francesco, quartogenito dei fratelli. Nella notte del 26 gennaio di ritorno da una serata con gli amici, Francesco si schianto con la sua Ferrari contro un palo della luce. (Continua a leggere dopo la foto)
Come tutti sanno Tomaso è sposato con Michelle Hunziker, dalla quale ha avuto due figlie, Sole e Celeste, e ogni volta che appare in pubblico dimostra di essere più innamorato che mai di sua moglie e delle sue bambine. Questa volta ha deciso di mostrare una sua foto da bambino ed è stato un vero boom di like e commenti. (Continua a leggere dopo la foto)
“A long Italian story”, ha scritto Tomaso a corredo della foto scattata tanti anni fa accanto al padre Nicola e ai levrieri, logo storico della maison Trussardi, la prima maison a scegliere di identificare le proprie creazioni con un simbolo così riconoscibile. “Bellissima fotografia…e quanto vi assomigliate”, “Sei uguale a papà”, “Un Grande Imprenditore”, “Nicola Trussardi,uomo di gran classe è bellissimo”, sono alcuni commenti lasciati sotto lo scatto di Tommaso e il papà. (Continua a leggere dopo la foto)
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Tomaso è ceo all’interno dell’azienda di famiglia dove lavorano anche le due sorelle Beatrice e Gaia. Prima di approdare, però, alla maison Trussardi, Tomaso ha frequentato l’Università laureandosi con successo in Economia e subito dopo ha cominciato a lavorare, come responsabile, per la rivista Motori di Libero.
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