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Terrorismo e censura, la Turchia chiude Twitter, Facebook e YouTube

Bloccato l’accesso in Turchia a Twitter, Facebook e YouTube. La decisione, secondo quanto riferisce Hurriyet online, giunge dopo che i tre social avevano pubblicato le foto del pm, Mehmet Selim Kiraz, preso in ostaggio martedì scorso da due “brigatisti” del Dhkp-C e poi ucciso nell’assalto delle teste di cuoio turche. È la misura più estesa mai adottata dalle autorità turche nei confronti dei social. L’Access Providers Association ha riferito che l’ente ha ricevuto l’ordine scritto dal pubblico ministero di bloccare l’accesso ai siti. Gli altri provider, Ttnet, Turkcell, Superonline, Avea, dovrebbero presto ricevere l’ordine. Il documento delle autorità cordina di bloccare 166 siti web che hanno pubblicato le foto controverse del magistrato preso in ostaggio. Oltre ai social media, il documento contiene anche link specifici agli articoli pubblicati dai giornali turchi. 


 


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