Bellissima, sensuale, un’icona di bellezza e di stile. Passano gli anni, ma non sfiorisce il suo charme e la sua passionalità. Spesso si mostra sui social acqua e sapone, senza trucco e senza paura di mostrare le rughe perché apparire reale, non artefatta. E i suoi messaggi sono sempre forti e mai banali. Sharon Stone, 64 anni e un fascino infinito: è stata inserita, negli anni, fra le 50 donne più belle del mondo dalla rivista People, tra le 100 attrici più sexy della storia del cinema e fra le 100 più brave attrici di tutti i tempi dal periodico Empire.
Sharon Stone è un’attrice straordinaria: tutti ricordano l’iconica scena dell’accavallamento delle gambe in Basic Instinct (1992) in cui interpreta Catherine Tramell, scrittrice e psicologa, accusata dell’omicidio di un’ex rockstar. Quell’interpretazione nei panni della femme fatale per eccellenza, che le vale la nomination al Golden Globe per la migliore attrice in un film drammatico, proiettandola definitivamente nell’Olimpo del cinema.
Sharon Stone 9 aborti, la confessione dell’attrice
Sharon Stone, nel 1984, sposa il produttore televisivo Michael Greenburg con cui si separa nel 1990. E dopo il secondo matrimonio con il giornalista Phil Bronstein, decide di adottare il primo figlio, Roan Joseph Bronstein. Nel 2005 adotta, da madre single, Laird Vonne Stone e, l’anno successivo, Quinn Kelly Stone. In passato ha raccontato di aver sofferto ben tre aborti spontanei prima di decidere di adottare Roan e dei diversi problemi di salute affrontati nel corso della sua vita, tra cui un infarto nel 2004 e solo tre anni prima il terribile ictus che la riduce in fin di vita e le cui conseguenze si protraggono per mesi.
Ora Sharon Stone, commentando un post sul profilo social del magazine People dedicato alla ballerina Peta Murgatroyd, che ha recentemente parlato di un aborto subito mentre suo marito, Maks Chmerkovskiy, era in Ucraina, ha detto di aver avuto nove terribili esperienze, nove aborti spontanei che non le hanno permesso di avere figli biologici.
“Come donne non abbiamo un luogo dove discutere della profondità di questa perdita. Io ho perso nove figli a causa di aborti spontanei. Non è una cosa da poco, né fisicamente né emotivamente. Ma ancora oggi siamo indotte a pensare che sia qualcosa che dobbiamo affrontare da sole e in segreto, con un certo senso di fallimento, invece di ricevere un fondamentale sostegno attraverso compassione ed empatia”. “Lasciare la salute e il benessere femminile nelle mani dell’ideologia maschile è diventato quantomeno negligente, è una cosa oppressiva e ignorante”, ha concluso Sharon Stone.
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