Viaggio all’inferno andata e ritorno. Era il dicembre del 2018 quando l’attrice, sceneggiatrice e regista Sabrina Parravicini ha scoperto di avere un tumore al seno. Da lì è iniziata una lunga e difficile battaglia di cui la scrittrice ha raccontato le diverse fasi attraverso interviste e sui social. D’altra parte Sabrina è una donna abituata a combattere. Suo figlio Nino è affetto dalla sindrome di Asperger.
Proprio con suo figlio ha trattato il tema della diversità e della malattia nel documentario “Be kind” del 2017. Qualche tempo fa aveva detto a Vanity Fair: “Si resta a fare i conti con la malattia, con le cure, davanti a un cancro non si scappa più, l’istinto di fuggire è l’ultima cosa. Si resta per combattere, per prendersi cura di sé stessi”. E così ha fatto. Venerdì 26 marzo i suoi follower sono stati ben lieti di leggere i suoi ultimi post. (Continua a leggere dopo la foto)
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Su Instagram Sabrina Parravicini scrive: “Con Nino ci siamo salutati ieri. L’ho portato dagli zii e io questa mattina sono venuta in ospedale. Sono venuta da sola, con la mia macchina. Ho parcheggiato, fatto un bel respiro e sono entrata. È iniziata la ricostruzione, la prima fase, in attesa della protesi tra qualche mese. Sono uscita ora dalla sala operatoria. Mi hanno addormentata mentre ridevo per una battuta, “LA SALA OPERATORIA È DONNA” ero circondata da medici donne”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Per fortuna e grazie alla bravura di chi l’ha operata, è andato tutto bene: “Mi sono svegliata da poco – dice ancora Sabrina Parravicini – con colpo di tosse e un sorriso. Sono un po’ stordita ma sto bene 🌸 avevo paura, ho dovuto lavorare un po’ per trovare le risorse interne per affrontare di nuovo l’ospedale, la sala operatoria, la paura del dolore. La prima cosa che ho detto quanto ho aperto gli occhi è stato: “GRAZIE”. (Continua a leggere dopo foto e post)
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Nell’ultimo messaggio Sabrina Parravicini ringrazia così tutte le persone che le sono state vicine: “Grazie per tutte le vostre bellissime parole. Avevo paura, anche solo dell’’anestesia totale, avevo lasciato sulla mia scrivania un foglio con delle indicazioni per i miei amici e che una volta arrivata a casa metterò in un cassetto, anzi nel cestino♥️ avevo anche deciso che questa volta avrei affrontato questo intervento con più coraggio, determinazione e forza. E più capelli ♥️”. Ora Sabrina potrà tornare a casa. La guerra non è ancora vinta, ma il peggio sembra essere alle spalle.