Oggi, 3 settembre, è l’anniversario di morte del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Impossibile per la figlia Rita dimenticare quella terribile perdita. E a distanza di tanti anni da quel bruttissimo avvenimento, è ritornata sul doloroso argomento rilasciando un’intervista su ‘La Stampa’. Davvero molto lungo e corposo il suo dialogo con il giornalista. Si è infatti voluta concentrare innanzitutto sui suoi anni da bambina e sui tanti ricordi che porterà sempre con sé dell’adorato papà.
Nel periodo della sua giovinezza ha dovuto affrontare con coscienza il pericolo di quegli anni. Le parole utilizzate dalla conduttrice televisiva sono un pugno nello stomaco e confermano che la tristezza e il dolore per un addio così prematuro di un proprio stretto caro non passano mai. Il suo intento è comunque quello di tenere sempre alta l’attenzione su questi crimini ed è importante che la figura di una persona come Carlo Alberto non sia mai dimenticata nel corso del tempo. (Continua dopo la foto)

La donna ha quindi affermato a proposito del compianto genitore: “Papà ha sempre cercato di proteggerci, ma certo non ho avuto una gioventù spensierata. Mi fa ancora rabbia ripensare al clima di connivenza e simpatia di certi ambienti intorno ai brigatisti”. A 100 anni dalla nascita del generale, Rita Dalla Chiesa ha anche parlato del suo nuovo libro. Sempre colloquiando con ‘La Stampa’, ha spiegato perché ha deciso di pubblicare questa opera e cosa ha dovuto esprimere all’interno. (Continua dopo la foto)

Il libro, che si intitola ‘Il mio valzer’, è un progetto messo a punto da Rai libri. Sulla volontà di scriverlo proprio ora, lei ha detto: “Mi è stato chiesto di farlo. Di libri su papà ne sono usciti tanti. Volevano i ricordi di una ragazza adolescente e ribelle come sono stata”. Resta intanto ancora misterioso il futuro lavorativo di Rita. Il suo più grande sogno sarebbe quello di ritornare a condurre ‘Lo Sportello di Forum’. Dopo l’addio alla trasmissione di Marco Liorni, è tempo di nuove scelte. (Continua dopo la foto)


In una recente intervista Rita Dalla Chiesa si è soffermata su ‘Italia Sì’ di Liorni. Il giornalista le ha domandato quanto fosse stato difficile lavorare così. La conduttrice televisiva ha risposto: “Un po’ di paura c’era…Entravamo in una Rai deserta con il controllo della febbre, l’Amuchina…Ed è stato strano non avere trucco, parrucco e sartoria”.
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