A 12 anni dall’omicidio di Meredith Kercher, avvenuto nel 2007 a Perugia, Raffaele Sollecito è tornato di recente a parlarne a Open. Come è tristemente noto, la studentessa inglese fu sgozzata nell’appartamento che condivideva con l’americana Amanda Knox e per quel delitto efferato c’è stato un solo condannato in via definitiva, Rudy Guede. Amanda e Raffaele vennero assolti solo dopo un iter giudiziario controverso terminato nel 2015.
“A quella sera ci penso ancora – ha detto Sollecito – Ci sono cicatrici che non andranno mai più via, per 8 anni sono passato per uno spietato killer. Ho perso 8 anni della mia vita di cui 4 passati nel carcere di massima sicurezza (6 mesi in isolamento) in cui sono stato male, ho avuto attacchi di panico e problemi cognitivi. In carcere non è stato facile, per me era un ambiente difficile e pericoloso: ho visto detenuti accoltellarsi per una crostatina, unico dolce a cui potevano aspirare in quel posto”. (Continua dopo la foto)

Ora Raffaele Sollecito lavora come ingegnere informatico e ha una nuova fidanzata. È il settimanale Oggi a pubblicare le foto esclusive nell’ultimo numero in edicola e a raccogliere le confidenze di Raffaele e Andreea Mihaela Gheorghe Burtea, la ragazza romena di 22 anni che, dice lui, “è come se avesse il potere di farmi sentire libero”. “Finalmente riesco a vivere un amore vero, svincolato da qualsiasi preconcetto o pregiudizio. Finalmente ho qualcuno che mi aiuta a guardare davanti a me”. (Continua dopo le foto)

“Se guardo al futuro mi vedo con lei – prosegue Raffaele nell’intervista esclusiva – A luglio 2020 si laurea, il giorno dopo raccoglie armi e bagagli, viene a Milano e andiamo a vivere insieme”. Andreea, invece, rivela a Oggi anche come si sono conosciuti. E innamorati: “Ero in Spagna per l’Erasmus e un giorno un professore mi disse che avevo uno sguardo da Amanda Knox. Non sapevo chi fosse questa Amanda Knox e sono subito andata a vedere su internet. E lì ho scoperto Raffaele. Con tutta la sua storia”. (Continua dopo le foto)


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“Gli ho scritto un messaggio, lui mi ha risposto e a forza di scriverci è nato il desiderio di sentirci – dice ancora la 22enne – Ci siamo parlati al telefono ed è venuto il desiderio di vederci… Quando Raffaele mi ha invitato a Milano non ho avuto il minimo dubbio”. “Sapevo d’andare alla ventura in una grande città dove non ero mai stata, dove non avevo amici o conoscenti. Raffaele era il mio unico riferimento. Lo conoscevo da poco, ma ero sicura che fosse una persona sensibile, incapace di fare del male, incapace addirittura di concepirlo”, ha concluso.
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