Galeotto fu il casco. Ma non è bastato a salvaguardare la storia appena nata tra l’étoile della Scala Roberto Bolle e il chirurgo plastico Antonio Spagnolo, immortalati assieme appena due mesi fa. “Quello che c’è stato tra me e Roberto è sotto gli occhi di tutti. Lo avete visto e non c’è niente di male, niente di cui vergognarsi. È stata una passione, anzi, direi un grande desiderio di conoscersi. Il nostro è stato un bell’inizio, ma è andato a morire da solo”. Così lo stesso Spagnolo in un’intervista al settimanale ‘Oggi’.
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“Io e Roberto ci siamo conosciuti a fine settembre a una cena a casa di un caro amico comune. Non è stato un colpo di fulmine. Semplicemente, parlando abbiamo scoperto delle affinità e come succede in questi casi, abbiamo cominciato a vederci”, dice il chirurgo che è anche protagonista in tv del docu-reality ‘Bella più di prima’. “La sera che ci hanno fotografato, avevo appena regalato a Roberto un casco perché non lo aveva ed era la prima volta in vita sua che saliva su una moto”.
“Eravamo molto tranquilli – continua Spagnolo – uscivamo da un ristorante in Brera”. Sul suo rapporto con il ballerino spiega: “Quando sono uscite quelle foto ci siamo sentiti al telefono. Entrambi eravamo agghiacciati. Io non ho passato delle belle ore e nemmeno Roberto credo, anche se con me non ha commentato. Da lì in avanti abbiamo iniziato a sentirci sempre meno e poi la cosa è andata a morire spontaneamente. Non avrebbe potuto continuare comunque: Bolle si allena otto ore al giorno, vive per la danza e viaggia molto. Io sono in sala operatoria dalle sette del mattino e finisco a tarda sera. Siamo entrambi molto concentrati sul lavoro e questo complicava le cose”.