Pippo Baudo si confida con il Corriere della Sera. Spiega di essere “nella quarta parte della carriera” e di sentirsi “trascurato”. Ripercorre tutta la sua lunga carriera e afferma che per lui andare in video “è una vitamina, un tenermi in vita”. Ma poi si sfoga: “Solo la riconoscenza del pubblico mi allevia dai dispiaceri. Questa parte della mia carriera è stata trascurata dalla Rai. Non me lo spiego. Se fossi reduce da profondi insuccessi capirei…semplicemente chi è nelle leve di comando non vuole che io ci sia. È un’ingiustizia”.
Baudo parla anche della sua vita privata. E spiega: “Ho avuto pochi rapporti. Non sono stato uno sciupafemmine, ma le donne con cui mi sono accompagnato hanno lasciato segni notevoli. Amo profondamente e quando il rapporto finisce mi lascia sempre una cicatrice. Ma non sono di quelli che restano amici: no, non mi piace, la trovo sentimentaloide, triste e malinconico”. Inevitabile, dunque, una battuta su Katia Ricciarelli, la grande storia di Pippo, che a tutti – o a molti – sembra ancora così vicina. “È durata 18 anni. E poi è lei che rende ancora viva questa storia: per me il rapporto è completamente chiuso, lei invece ne parla sempre, mi rivolge appelli, qualche volta per attaccarmi, qualche volta per avvicinarsi. Io – conclude Baudo – ritengo che quando una porta è chiusa, e si è chiusa per motivi seri e profondi, è chiusa”.
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