Qualche mese fa la sua morte improvvisa aveva fatto scalpore e lasciato addolorati milioni di fan. Katie May, supertop model di Playboy, apparsa anche su copertine di celebri riviste come GQ, Esquire e Sports Illustrated, se n’era andata. Giovanissima, apparentemente sana, i medici aveva affermato come la causa della morte fosse un ictus, partito non si era ben capito come. Ma oggi, a sette mesi di distanza, esce fuori la verità. Come ha raccontato nei giorni scorsi il sito Tmz che ha pubblicato una copia del referto del decesso, la trentaquattrenne, conosciuta come “la regina di Snapchat”, sarebbe spirata dopo un massaggio sbagliato al collo del suo chiropratico, che le avrebbe accidentalmente rescisso l’arteria vertebrale sinistra. Il sito di gossip statunitense ricorda come la ragazza fosse caduta durante un servizio fotografico e si fosse rivolta allo specialista per lenire il dolore.
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Tuttavia qualcosa sarebbe andato storto durante i massaggi e la modella sarebbe stata colpita da un ictus. Tenuta in vita artificialmente per tre giorni, Katie morì il 4 febbraio. Come si legge sul certificato rilasciato dal medico legale della contea di Los Angeles, la giovane sarebbe morta “a causa di un incidente provocato da un corpo contundente che le avrebbe rescisso l’arteria vertebrale sinistra”. L’infortunio avrebbe interrotto il flusso di sangue al cervello.
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Nonostante il documento medico sottolinei che l’incidente sarebbe avvenuto durante una seduta dal chiropratico, la morte è definita “accidentale”. All’indomani del decesso i fan della modella, che aveva una figlia di appena 7 anni, hanno lanciato una raccolta fondi a favore della bambina: «Katie aveva un cuore e un’anima grande – ha sottolineato uno degli organizzatori della sottoscrizione -. Chiunque abbia avuto la fortuna di conoscerla, ci aiuti a creare un trust che si prenda cura della sua bambina».