Alba Parietti è stata al centro di una polemica durante la rievocazione storica della Disfida di Barletta, un evento che ha visto un grande coinvolgimento del pubblico. La showgirl, che interpretava Elvira da Cordova, è stata fotografata mentre utilizzava il cellulare durante il corteo, scatenando forti critiche sui social e persino in consiglio comunale. La polemica è nata dal carattere anacronistico dell’uso del telefono in un evento storico di grande rilevanza culturale.
L’episodio ha suscitato domande non solo sulla sua condotta, ma anche sul compenso ricevuto dall’attrice per la partecipazione all’evento. In risposta, Alba Parietti ha offerto una spiegazione del suo comportamento: ha utilizzato il telefono per cercare conforto in seguito alla notizia della morte di una persona cara, Luca Salvadori, figlio del suo ex compagno Maurizio Salvadori.
Alba Parietti, polemica per l’uso del telefono durante l’evento pubblico
Ha sottolineato che il suo gesto è avvenuto in un momento di pausa durante il lungo corteo, che si è svolto su un percorso di otto chilometri. Parietti ha precisato di non essere a conoscenza del divieto di usare dispositivi mobili durante l’evento, ma si è comunque scusata con chi si fosse sentito offeso.
Nonostante la polemica, la showgirl ha ricevuto un grande supporto dalla comunità locale, che le ha espresso affetto e gratitudine per la sua partecipazione. Alba Parietti ha ricordato come, nonostante il dolore personale, abbia mantenuto il massimo della professionalità, salutando calorosamente il pubblico lungo il percorso e mostrando grande dedizione all’evento.
In conclusione, Parietti ha dichiarato: “Sono un essere umano e, come tutti, ho bisogno di conforto nei momenti difficili. Tuttavia, so di aver dato il massimo quella sera, mettendo tutto il mio impegno e la mia professionalità”.
Ecco la spiegazione offerta da Alba Parietti attraverso il suo account Instagram: “Sì, ho usato il telefono. Il corteo è iniziato verso le 19 e 30 e terminato verso mezzanotte. Abbiamo attraversato la città a piedi per circa 8 km senza carrozza, con migliaia e migliaia di persone felici. Ho stretto mani e abbracciato quasi tutti i disabili , anziani seduti, bambini , segnalatimi lungo il percorso di persone educatissime affettuose, salutato gente, sorriso tutta la sera, senza mai fare trapelare il mio stato d’animo, esattamente come un’artista fa, conoscendo la legge dello spettacolo. La gente mi ha commosso, la loro incredibile accoglienza ed energia. Poi dopo ore di corteo ad un certo punto ci siamo fermati e ho chiesto il telefono in un momento di stallo per chiamare una persona a cui voglio bene . Ne avevo bisogno perché quel giorno, la mattina mi era stata comunicata improvvisamente , la morte di una persona a me molto cara (che conoscevo fin da bambino) a cui volevo bene, ero devastata”.
“Avrei voluto solo stare chiusa in camera a piangere. A fatica sono riuscita, come tutti i miei colleghi e persone presenti sapevano a stare in piedi vestirmi. Ero a pezzi e nonostante i giorni passati lo sono ancora. Il rispetto per il mio lavoro e l’importanza del mio ruolo nella manifestazione mi ha dato la forza. La gente meravigliosa, calorosa di Barletta mi ha ringraziato e sostenuto fino a commuovermi, mi è sembrato un segnale, un’esortazione , in mezzo a quel momento surreale che per me era tragedia. E nella tragedia non potevo deludere. Non sapevo che non avrei potuto usare il telefono, l’ho fatto per pochissimi minuti dopo ore e ore di corteo quando eravamo fermi , ma di questo chiedo comunque scusa se ho mancato di rispetto a qualcuno”.
“L’assessore Cilli, che ammiro, era alle prove e sapeva delle circostanze tragiche che non abbiamo reso note, per non tediare la manifestazione e io sono rimasta per amore della gente e del mio lavoro, questa è la legge dello spettacolo. Show must go on. La verità è solo questa. Sono un essere umano ho avuto bisogno di conforto, ma so di avere messo quella sera tutta la mia professionalità e forza per farla al meglio”.