Andreas Muller, un’altra notizia dolorosa e anche inaspettata. Il ballerino e coreografo sta vivendo un momento molto difficile nel suo privato ma ha deciso di condividerlo con i suoi fan. Una grave perdita in famiglia che arriva a un anno da quella dell’amatissimo zio Salvatore, cui proprio di recente aveva fatto visita al cimitero con le gemelline avute dalla compagna Veronica Peparini.
“Ciao zio, oggi è un anno senza te e sono venuto a trovarti con Ginevra e Penelope – la didascalia del post che aveva anche generato polemiche – Sei stato il primo a sapere del loro arrivo ma non sei riuscito ad esserci per la loro nascita, cosi oggi a distanza di un anno da uno dei giorni più brutti della mia vita, sono venuto a salutarti con i tesori più grandi della mia vita! Manchi tanto ma oggi in quel cimitero c’erano anche sorrisi in mezzo alle lacrime. Ginevra ha il tuo sorriso. Sei il loro angelo custode”.
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Andreas Muller, grave lutto in famiglia
Adesso invece, sempre come raccontato a mezzo Instagram da Andreas Muller, è venuta a mancare un’altra persona importantissima nella sua vita: nonna Maria. Persona a cui, fortunatamente, era riuscito a farle conoscere le sue figlie. Proprio due settimane prima della scomparsa improvvisa.
“Solitamente quando mi assento è per due motivi: non mi sto annoiando o sto male – ha scritto il ballerino sue storie Instagram -. Inaspettatamente nello stesso anno mi ritrovo ad elaborare un altro lutto arrivato così di botto in un giorno di tanti sorrisi. Questi momenti ti mettono al tappeto e ti fanno provare il male più grande di questa vita”.
Nonna Maria è venuta a mancare improvvisamente, lasciando Andreas senza parole. Ma con una consapevolezza: “Però stavolta sarò ancora più forte e penserò che non abbiamo modo di vederci perché sei troppo impegnata a sorridere, mangiare e recuperare il tempo perso con lo zio, tuo figlio”. “Tra le lacrime sono felice di una cosa… Essere riuscito a farle conoscere le mie figlie portandole in Calabria a casa sua solo due settimane fa. Assurda e tremenda la vita”, la triste conclusione.
