Aveva annunciato l’addio al palco lo scorso 9 febbraio. Con un messaggio pubblicato sui social l’attore Ivano Marescotti aveva dato la triste notiza ai suoi numerosissimi ammiratori. “Seguendo l’esempio di Jack Nicholson – aveva scritto – che a 73 anni s’è ritirato dalle scene (si deve pur avere un modello…) per godersi la vecchiaia, comunico che mi ritiro dalle scene e non faccio più l’attore”.
“Ringrazio la mia agente a Roma, Maria Vittoria Grimaudo, i giornalisti critici che mi hanno sempre trattato immeritatamente bene, tutti i produttori e registi nonché i molti colleghi attori e attrici coi quali ho avuto il piacere e l’onore di lavorare. Mi tengo solo la scuola TAM (Teatro Accademia Marescotti) con 15-20 allievi ogni anno ai quali insegno recitazione”. Oggi, invece, arriva la notizia del suo matrimonio proprio con una delle sue allieve.
Sabato 26 marzo l’attore 76enne di Villanova di Bagnacavallo ha sposato la compagna Erika Leonelli, di 27 anni più giovane. Lei, 48 anni, è responsabile degli affari legali di un’azienda bolognese. La cerimonia si è svolta nell’Ecomuseo delle erbe palustri di Bagnacavallo, nel ravennate. La particolarità è che il matrimonio è stato celebrato in dialetto romagnolo. Al termine il presidente del museo ha fatto agli sposi un regalo speciale: una ‘sporta’ in erba palustre con all’interno pane (il necessario), sale (l’ingegno) e vino (il ‘di più’).
Il racconto del matrimonio è stato pubblicato sulla pagina FB di Villanova di Bagnacavallo: “Ieri è stato un giorno speciale, tutto il paese era in festa. Ivano Marescotti ha detto sì alla sua Erika e ha scelto di farlo all’Interno dell’Ecomuseo, dove sono custoditi tanti dei vecchi manufatti in erba palustre intrecciati a mano da suo padre. Su richiesta di Ivano, la cerimonia è stata celebrata in dialetto romagnolo, perché, nonostante abbia girato il mondo e abbia recitato accanto ai più famosi attori americani, è sempre rimasto attaccatissimo alla sua terra e alle sue origini. E proprio come si usava una volta, gli sposi hanno ricevuto in dono una borsa in erba palustre con all’interno pane, che rappresentava il necessario, sale, l’ingegno e vino, il di più”.
Indimenticabili i tantissimi personaggi, molto diversi tra loro, a cui Ivano Marescotti ha dato il volto. Dal dottor Randazzo del film “Johnny Stecchino” con Benigni al leghista di “Cado dalle nubi” di Checco Zalone. E poi anche il papà di Alex in “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”. Ma sono stati oltre 50 i film al cinema, oltre trenta le serie e le apparizioni in tv, ancor più numerose le opere teatrali a cui ha preso parte. Innumerevoli pure i premi ricevuti e non solo nell’ambito strettamente cinematografico come il “Dante Alighieri” del 2014 per la diffusione della cultura italiana nel mondo.
Sei le candidature al Nastro d’Argento che poi vinse nel 2004 con il cortometraggio “Assicurazione sulla vita” di Tommaso Cariboni e Augusto Modigliani.