Donatella Rettore è fuori di sé e risponde per le rime a Marcella Bella, che l’aveva definita ”una pazza, invidiosa di me, che con i tacchi sembrava un travestito”. ”Si tratta di una diffamazione. Andrò dal mio avvocato penalista, che le cause le vince tutte – dice la cantante a Nuovo, rivelando di aver appreso la notizia dall’inviato del settimanale – Non ne sapevo nulla, ma a Marcella non conviene continuare… Se ha qualcosa da perdere, la perderà!”. ”Gli artisti non devono fare pettegolezzi – continua la Rettore – Una critica deve essere su quello che scrivi o canti, non su quello che sei, perché si tratta di scelte personali”. La Rettore passa poi a chiarire l’accusa che le hanno mosso di aver criticato lei alcuni colleghi in passato, come Ligabue, Vasco Rossi e Gianna Nannini. E risponde così: ”Sì, ma parlavo di musica. Io non voglio offendere nessuno, ma solo animare un panorama che mi sembra addormentato”.