Che Google avesse intenzione di puntare parecchio sul servizio Google Assistant, una delle ultime novità lanciate sul mercato, lo si era capito ormai da settimane. Quello che forse non vi sareste aspettato, però, è che l’azienda abbia deciso di rendere i suoi assistenti vocali non solo più efficienti ma anche più simpatici. È quello a cui punta Alphabet, la holding sotto il cui cappello c’è proprio Google, che avrebbe assunto commediografi e sceneggiatori della Pixar e The Onion per rendere il servizio più divertente e invogliare sempre più utenti a usufruirne.
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A rivelare la notizia è stato il Wall Street Journal che ha intervistato direttamente Gunmi Hafsteinsson, product management director di Google Home. L’azienda, ha spiegato il manager al Wsj, ha in mente di costruire una “connessione emotiva” con i suoi utenti e per questo sta cercando di tirare a lucido il più possibile i suoi assistenti vocali, anche grazie all’intelligenza artificiale.
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Da qui è nata l’idea di dare più personalità a Google Assistant con autori che hanno lavorato per Pixar e per il noto sito satirico The Onion. Il Wsj ha parlato di legami affettivi tra esseri umani e “tecnologia sociale”, citando a tal proposito il caso di una signora di 69 anni che vive da sola e che dialoga con Amazon Echo, un dispositivo per la casa “smart”.
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“È come incontrare una persona nuova”, ha spiegato la signora alla testata statunitense. Non è un caso che l’azienda Hasbro ha creato una linea di robot da compagnia progettati per gli anziani.
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