Ero troppo piccolo quando uscì “Racconti ravvicinati del terzo tipo”, di importante ricordo solo la nenia che accompagnava lo sbarco degli alieni. Quanto a E.t. , mi sembra di averlo viso una sola volta e unicamente per mostrare tenerezza di cuore (sì sì, avete capito). Gli alieni, per me, sono quindi fondamentalmente cattivi. Quelli di X-files e, soprattutto di Indipendence day (per le volte che l’ho visto al cinema meriterei una convocazione alla Casa Bianca dal presidente Whitman). Ora, il mondo è bello perché è vario o almeno così dice, a c’è pure chi non solo ritiene gli esseri di un altro mondo buoni e saggi (per tutti valga l’esempio di Indiana Jones e il regno del teschio di Cristallo, voto 1.5 solo per fedeltà al personaggio), ma dice addirittura di parlarci. Se sia una sorta di telepatia, il linguaggio dei segni, dell’amore universale, dell’etanolo, non è dato sapere ma tant’è.
Ogni dubbio, ad ogni modo, sarà fugato al “Convegno di ufologia città di Pomezia”, dove esperti del settore, complottisti, alienologi, parapsicologi e compagnia bella si incontreranno per parlare degli omini grigi.
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Quella degli alieni non è una “moda” dell’era moderna: gli avvistamenti di Ufo hanno radici molto antiche e, come ha spiegato a Il Tempo Ivan Ceci, ufologo indipendente, “il biografo di Carlo Magno, Eginardo, scrisse chel’Imperatore aveva avvistato due oggetti volanti e forma di scudo. Successivamente, Carlo Magno emanò un editto per proibire a chiunque avesse avuto avvistamenti simili di renderne testimonianza”. E perché gli alieni si scomoderebbero a farci visita? “Vogliono trasmetterci il messaggio di responsabilità verso noi stessi e verso la natura, cosa che invece non facciamo” ha aggiunti. Insomma, come Epicuro o il primo Pannella. Oppure, e qui udite udite, predicono cataclismi, come l’E.T. che a gennaio 2016 avrebbe profetizzato a Pino, un medico presente al convegno, il terremoto di Amatrice.
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Con i luoghi del sisma, gli alieni avrebbero un rapporto particolare: Filiberto Caponi, marchigiano di Arquata del Tronto, sostiene di aver incontrato una creatura dai connotati extraterrestri negli anni Novanta, appena fuori dalla sua abitazione. “Mi sembrava un cucciolo abbandonato in una busta, e io mi avvicinai per raccoglierlo. Lo scossi a pena con il piede e fece un salto di due metri”. E dopo quel primo incontro ne seguirono altri quattro, documentati attraverso alcune fotografie. “Sono stato anche al Maurizio Costanzo Show. Ho fatto vedere le mie foto agli esperti e mi hanno detto che si tratta di una EBE, entità biologica extraterrestre”. Ora, caro alieno, mi sembra sgradevole predire solo cose brutte, già che ci sei, lasciami una cinquina al Lotto, nella cassetta delle poste va benissimo. Un saluto.