Sarebbe potuta andare peggio. Ma in ogni caso le conseguenze di quel brutto incidente continuano a farsi sentire eccome. Gianni Morandi non ha ancora recuperato dopo aver rischiato di brutto finendo in mezzo al fuoco che lui stesso aveva acceso. Sono cose che capitano, ma l’amato cantautore ha dovuto trascorrere diversi giorni al Centro Grandi Ustionati dell’ospedale Bufalini di Cesena.
E, una volta tornato a casa, ad attenderlo c’è il lungo periodo della riabilitazione. Il 25 aprile scorso Gianni ha fatto sapere che la situazione è tutt’altro che risolta. “La mano, per ora, è quasi priva di mobilità e il percorso che mi porterà alla completa guarigione è ancora molto lungo…”. Di sicuro a Morandi non mancano l’ottimismo e la tenacia, d’altra parte lui lo può dire forte “Uno su mille ce la fa…”. Così, un paio di giorni fa ha condiviso un altro momento, sottolineando: “Quello che non fa una mano, lo fa l’altra…”. (Continua a leggere dopo la foto)
Un bel bicchiere di rosso e anche la lunga riabilitazione appare meno faticosa. L’ultima story pubblicata, tuttavia, non è un esattamente un inno del tipo ‘Andrà tutto bene’. Almeno nella parte iniziale dove Gianni Morandi mormora: “Ahia sta mano, ahi ahi ahi”. In sottofondo Daniele Silvestri canta: “Io so testardo, c’ho la capoccia dura e per natura non abbasso mai lo sguardo…”. Gianni, intanto, prende un bicchiere da una mensola. (Continua a leggere dopo la foto)
Nell’altra story Gianni Morandi passeggia lungo un canale a Cesenatico e stavolta la colonna sonora è quella del mitico Luca Carboni con “Mare, mare, mare, ma che voglia di arrivare lì da te, da te, sto accelerando e adesso ormai ti prendo, mare mare maree, sai che ognuno c’ha il suo mare…”. Non sarà una cosa breve, questo è certo, ma lo spirito è quello di sempre. E la musica, si sa, è una delle migliori cure a disposizione. Altro che antidolorifico. (Continua a leggere dopo foto e post)
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Qualche giorno fa Gianni Morandi è tornato in ospedale per proseguire la riabilitazione della mano destra grazie alla professionalità del personale del centro specializzato di Cesena. È lo stesso Gianni a rispondere a chi gli chiede quanto ci vorrà: “Un mese è troppo poco, speriamo di farcela almeno per l’autunno”. E ancora: “Un po’ di dolore c’è ma è abbastanza sopportabile”. “Senza l’aiuto dei farmaci – conclude l’amatissimo cantautore – non si può resistere: ogni due giorni mi facevano una medicazione. Ma la medicazione è una cosa molto dolorosa e ti devono addormentare”.
“La mano non si muove”. Gianni Morandi, brutta notizia. È lui a raccontare cosa sta succedendo