Alessandro Borghese e la confessione sulla sua vita privata. Lo chef e volto noto della televisione ha recentemente inaugurato a Milano la mostra “Emozioni scomposte” dell’artista Luca Rossato, ospitata all’interno del suo ristorante “AB – Il lusso della semplicità”. In occasione dell’evento, Borghese ha rilasciato un’intervista a Lorella Capparucci per Il Giorno, durante la quale ha condiviso anche alcuni aspetti molto personali della sua vita.
Nel corso dell’intervista, Borghese ha spiegato anche perché ha scelto Milano come città in cui vivere e costruire la propria famiglia: “Qui ho trovato l’amore, ho sposato Wilma (Oliviero), abbiamo messo su famiglia e ho scelto di stabilirmi in città. Sono romanissimo sotto tanti punti di vista ma ho un’attitudine milanese. Milano è l’unico luogo in cui sono preciso, puntuale”.
Leggi anche: “Cosa vi dico di lei”. Paola Marella, la commozione di Alessandro Borghese ai funerali

Alessandro Borghese, l’amore per la moglie e quel figlio segreto
Ripercorrendo il primo incontro con la moglie, ha ricordato con ironia: “Ero a Milano per un’intervista. E chi mi doveva intervistare si chiamava Wilma. Un nome che mi ha incuriosito, mi suonava molto antico. Quando l’ho vista, devo dire che Wilma non era per niente antica. Lei ha lavorato anche in tv: ha partecipato al ‘Tg rosa’, a ‘Ok, il prezzo è giusto’. Io non sono mai stato fidanzato ufficialmente, avevo storielle. Dopo 6 mesi l’ho sposata”.

Oggi la coppia ha due figlie, e Borghese non nasconde il suo attaccamento alla famiglia: “Abbiamo due figlie stupende: Arizona, nata nel 2012 e Alexandra nel 2016. Io sono gelosissimo delle mie figlie”, ha confessato.


Tra le rivelazioni più intime, quella riguardante un figlio nato nel 2006, oggi residente all’estero: “Una situazione molto delicata: appena mi è stato comunicato ho fatto gli accertamenti del caso e ora gestisco la situazione dal punto di vista economico e legale. Insomma, ho fatto tutto quello che bisognava fare. Certo, mi piacerebbe vederlo ma non ne ho mai avuto l’opportunità, non me lo permettono. Ormai è grande”, aveva raccontato tempo fa.
Infine, lo chef ha raccontato un episodio drammatico vissuto in gioventù, durante la sua esperienza formativa a bordo delle navi da crociera: “Decisi di imbarcarmi sulle navi. È stata la mia università galleggiante gastronomica. Ho viaggiato per il mondo, ho conosciuto tante persone: tre anni a bordo, sono maturato e mi sono anche divertito. Ero sull’Achille Lauro al largo della Somalia, era il 1994. Avevo 18 anni. Nave in fiamme, inclinata. Mia madre (Barbara Bouchet) accende la tv e vede la mia nave a fuoco. Chiamò anche il presidente della Repubblica, un casino. Sono stato per tre giorni e tre notti su un canotto. È stata durissima“.
“In quel ristorante ho vomitato”. Alessandro Borghese, choc e disgusto a 4 Ristoranti