Facebook insegue Snapchat. Fallito l’acquisto di Snow, il clone asiatico dell’applicazione creata da Evan Spiegel, in Irlanda un numero ristretto di utenti sta testando la nuova camera ‘in-app’ del social network. In altre parole, le funzionalità che a breve troveremo quando decideremo di scattare una fotografia o girare un video direttamente dall’interno del programmino, evitando dunque di caricare contenuti dalla libreria personale. Senza grandi sorprese, la direzione è sempre la stessa. Effetti fotografici di vario tipo come filtri, sovrapposizioni grafiche in stile Masquerade (app acquistata lo scorso inverno proprio per sfidare Snapchat), possibilità di scrivere e tratteggiare schizzi sugli scatti oltre che geofiltri, cioè cornici e grafiche affini al luogo in cui ci si trova in un certo momento. E anche, a quanto pare, la possibilità – pare solo nei messaggi privati su Messenger tramite l’inedita opzione Facebook Direct – di inviare contenuti che scompaiono nel giro di 24 ore.
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Facebook la chiama “la nuova fotocamera” e sarà rapidamente accessibile dalla bacheca scorrendo il dito verso destra. A ben vedere quel movimento è infatti inerte, sulla versione attuale del programma per smartphone. Cioè al momento non conduce ad alcuna azione. C’è anche un video ufficiale che spiega nel dettaglio questa rincorsa alla principessa delle applicazioni effimere: quando un utente riceve la foto tramite un messaggio diretto, la chat privata fra gli amici si svilupperà tenendola come sfondo. Se invece lo scatto non ottiene alcuna reazione, si cancella dopo un giorno. A quanto pare non mancheranno filtri più elaborati e raffinati, come quelli di Prisma, un’app di fotoritocco che ha avuto il suo momento di gloria durante l’estate.
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I dettagli sono ancora da definire. Come sempre Menlo Park non dispone di un’unica bacheca per il suo miliardo e 700 milioni di utenti ma testa contemporaneamente decine di versioni diverse in vari mercati, salvo poi implementare su scala internazionale le funzioni che hanno partorito i migliori risultati. Fra gli altri ritocchi, l’icona della fotocamera sarà spostata anche in alto a sinistra, proprio per spingerne l’uso. L’acquisizione di Masquerade è in fondo già evidente nei video dal vivo: negli Stati Uniti, Gran Bretagna e Nuova Zelanda è per esempio possibile trasmettere in diretta utilizzando un qualche tipo di maschera, comprese alcune speciali viste in occasione di Halloween.
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Difficile capire quando la rinnovata fotocamera sarà disponibile per tutti gli utenti. Tuttavia c’è da scommettere che Facebook sceglierà un lancio in grande stile: il cambiamento è forte e, sebbene si allinei alle mosse di molte altre app – WhatsApp ha appena tradito la sua tradizionale essenzialità lanciando simili strumenti di fotoritocco – comporterà un cambiamento notevole nel pachiderma californiano. “Dobbiamo testare ulteriori varianti prima di lanciarla su scala globale” ha spiegato un portavoce al sito TechCrunch, dando dunque il percorso come certo. Ma ormai i tempi fra i primi esperimenti pubblici adocchiati dalla stampa internazionale e il lancio delle nuove funzionalità sono sempre più stretti. C’è da giurare che, se non entro Natale – occasione ghiottissima per una novità del genere – dai primi mesi del 2017 foto e video su Facebook si riempiranno di effetti, filtri, maschere e disegni.
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