Fabrizio Corona, dopo una lunga odissea, è riuscito ad uscire dal carcere dopo circa un mese di detenzione. Attualmente è sottoposto al regime degli arresti domiciliari, dove sta cercando di trovare un po’ di serenità. Nella giornata del 23 aprile è arrivato un aggiornamento sulla situazione dell’ex re dei paparazzi. A svelare come sta adesso e quanto tempo durerà la sua permanenza obbligata in casa ci ha pensato l’avvocato difensore, intervenuto durante ‘Pomeriggio Cinque’ di Barbara D’Urso.
Recentemente comunque, quando è tornato nella sua abitazione, si è mostrato ancora una volta con il volto ricoperto di sangue e una fascia attorno al braccio. Il personale medico è corso a casa sua per soccorrerlo. “Ho perso molto sangue”, dice l’ex re dei paparazzi. “Adesso vado a curarmi, poi vado in carcere”, spiega a qualcuno al telefono. Dunque, si era pensato si fosse resto protagonista di un altro gesto autolesionistico. Ora il legale ha spiegato nei dettagli invece cosa è successo. (Continua dopo la foto)
L’avvocato Ivano Chiesa ha innanzitutto precisato che quei video, pubblicati su Instagram, facevano riferimento ad un vecchio episodio. Quindi, non si è trattato di un gesto attuale. Poi ha detto: “Lui è un uomo nuovo. Onore al tribunale che ha ammesso di aver commesso degli errori. Ovviamente ha ancora i traumi legati al ritorno in carcere e alla sua reclusione”. Poi la padrona di casa gli ha domandato quanto tempo Fabrizio Corona sarà costretto a restare ai domiciliari. (Continua dopo la foto)
Ivano Chiesa ha quindi riferito a ‘Pomeriggio Cinque’: “Resterà agli arresti domiciliari fino al 2024, tra la fine del 2023 e gli inizi dell’anno successivo”. Lui comunque cercherà di far ridurre questa pena. E Carmelita ha replicato: “L’importante è che si stia curando”. Dunque, manca ancora molto prima di rivedere l’ex re dei paparazzi in totale libertà. Ma, stando alle dichiarazioni dell’avvocato, la situazione è sensibilmente migliorata e c’è dunque fiducia per il prossimo futuro. (Continua dopo la foto)
Dopo l’uscita dalla prigione, Fabrizio Corona aveva postato una parte del testo, scritta da Fedor Dostoevskij a suo fratello Mikhail, quando era stato condannato alla pena capitale. Si può intravedere nel post l’ombra di un uomo impiccato. Poi però Dostoevskij fu graziato mentre stava per compiersi la condanna a morte. Le sue parole:”Però in me è rimasto il cuore, e quella carne e quel sangue che ancora possono amare, soffrire, desiderare e ricordare, e in fondo anche questa è vita”.
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