“La musica mi ha salvato da bambina. Alle elementari due compagni mi bullizzavano praticamente tutti i giorni. Capita spesso a chi è sensibile e vive un po’ nel proprio mondo. Io poi ero anche molto emotiva e superpacifica. Non mi era semplice comunicare con gli altri. Ho iniziato a fare musica molto presto e per me era più facile esprimermi così piuttosto che parlare”. Parole di Elis aToffoli, per il pubblico semplicemente Elisa. La confessione della cantate è arrivata nella conferenza stampa di presentazione del nuovo film Trolls, della Dreamworks, dove presta la sua voce a uno dei protagonisti, in uscita nei cinema italiani il 27 ottobre. La cantante ha detto apertamente di essere stata salvata dalla musica, che l’ha strappata ai bulli. Quanto al film, doppiare Trolls, racconta è stata la realizzazione di un sogno, ma non un lavoro facile, come la stessa Elisa ha spiegato: ”Il direttore del doppiaggio, Fiamma Izzo è stata fondamentale, mi ha aiutato a trovare la giusta misura tra il rappresentare bene Poppy e la mia vocalità. Ho rischiao di non farcela per colpa di una laringite. Ma mi sono imbottita di pillole omeopatiche e ce l’ho fatta”.
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Tra i brani che interpreta, una versione in originale di The sound of silence e in duetto con Bernabei una rielaborazione italiana di True colors di Cyndi Lauper, accolta da un applauso a scena aperta all’anteprima a Roma piena di bambini. Elisa ha molto apprezzato il messaggio del film: ”Cioè che la felicità è dentro di te, basta solo che qualcuno ti aiuti a trovarla”. Nella storia, i sempre allegri Trolls, devono difendersi dai Bergen, sempre tristi e convinti che solo mangiando le colorate creature saranno anche loro felici.
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Nella Costituzione americana, il diritto alla felicità è stato sancito nella Costituzione, ”penso perché è un popolo che veniva da una lunga storia di violenze. In Europa certe cose le diamo più per scontate – dice la cantautrice -. Noi italiani poi si pensa, che la felicità ce l’abbiamo nel dna. Sappiamo riunirci, e siamo fra i popoli con i più alti tassi di solidarietà. Nelle difficoltà ci dimostriamo una massa compatta, mentre non sappiamo difendere i diritti dei singoli e questo ci rende piuttosto ingovernabili. Comunque secondo me siamo in ripresa, soprattutto grazie ai giovani”.