Vi sarete probabilmente imbattuti in questa immagine negli ultimi giorni. Su Facebook magari, dove la foto di un cosiddetto salame vegano, completamente fatto di insalata, ha fatto il giro delle bacheche in poche ore. E scatenato l’ira dei puristi della tradizione e della cultura gastronomiche italiane. Perché ormai, tra menu dei ristoranti e scaffali dei supermercati, siamo circondati da hamburger vegetariani (o vegani), da alternative veg alle cotolette di pollo, ai formaggi o addirittura agli insaccati, ma fino a questo preciso momento, andando a memoria, non si era mai visto un salame vegano. Nessuno finora, almeno per quanto ne sappiamo noi, aveva mai pensato di convertire al veganismo uno degli insaccati simbolo della nostra cucina: il salame. Fino a quando, sui social, ci siamo imbattuti in questa immagine curiosa di un insaccato verde denominato Insalame. Che arriva “dalle Marche” ed è “vegano al 100%” perché “a base di cicoria, lattuga, rucola, scarola, radicchio, valeriana, tarassaco e aglio”, si legge nella nota che accompagna la foto. Nota che prosegue così, entrando nei dettagli della preparazione: “Il grasso è ottenuto dalla centrifugazione di pregiati oli vegetali e burro di nocciole salate”. (Continua dopo la foto)

Ancora, per i palati più difficili, “si può avere con o senza pepe. La pelle viene ricavata da un opportuno trattamento delle foglie di mais”. Apriti cielo! Molte persone (ovviamente non vegane) che hanno visto questa immagine sulla propria home di Facebook l’hanno rilanciata con un certo disgusto, disapprovando questo fantomatico salame “completamente fatto di insalata”, come recita la nota di accompagnamento alla foto. Peccato che, come fa notare il sito SeRemaIlRagno, questo prodotto che arriverebbe dalle Marche e che conterrebbe solo ingredienti vegetali, sia solo l’ennesima bufala che corre veloce sul web. Nessuna nuova pietanza marchigiana. Anche perché, si legge sul sito, come riporta anche Wired, “la foto originale, trovata mediante ricerca inversa delle immagini su Google, è postata nel sito italiano64.over-blog.com e raffigura il famoso salame di Felino”, che oltretutto è una cittadina che si trova in provincia di Parma. (Continua dopo le foto)



{loadposition intext}
Al posto delle classiche sfumature del rosso, dunque, le tonalità sono semplicemente state virate verso il verde. E poi, a voler essere proprio pignoli, aggiunge il sito, è il ciauscolo il salume della tradizione contadina dell’entroterra umbro-marchigiano, quindi magari, parlare di “insabuscolo” e non di “insalame”, sarebbe stato più credibile, anche se meno sonoro da pronunciare. Ancora, a ben guardare la foto del fantomatico salame vegano diventata virale in poche ore, è vero che la spiegazione tecnica culinaria di accompagnamento “aumenta suggestione e credibilità”, come scrive sempre il sito, ma è comunque priva di riferimenti all’azienda produttrice. E questo, in effetti, già poteva essere considerato un campanello di ‘allarme fake news’…