Gennaro Sangiuliano ha vissuto giorni da incubo, con la venuta a galla della sua relazione extraconiugale con Maria Rosaria Boccia e le successive dimissioni rassegnate nella giornata del 6 settembre. Ora l’ormai ex ministro della Cultura del governo Meloni ha rilasciato un’intervista, nella quale ha anche rivelato a tutti gli italiani cosa farà ora che è libero dagli impegni istituzionali.
Una situazione davvero burrascosa quella di cui è stato protagonista Gennaro Sangiuliano. La vicenda di Maria Rosaria Boccia lo ha costretto a lasciare l’esecutivo ed è stata avviata un’inchiesta anche da parte della Corte dei Conti, che dovrà valutare se ci siano illeciti. In sua sostituzione la premier Meloni ha optato per nominare Alessandro Giuli nuovo ministro.
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Gennaro Sangiuliano, cosa farà adesso dopo lo scandalo Maria Rosaria Boccia e le sue dimissioni
Parlando con i colleghi de Il Messaggero, Gennaro Sangiuliano si è soffermato di nuovo sul caso Maria Rosaria Boccia e su ciò che farà in futuro: “Ora farò, insieme ai legali che mi aiuteranno, l’avvocato di me stesso. Lo sa che sono laureato in giurisprudenza e ho il dottorato in diritto? So bene come si fanno le querele ai giornalisti e conosco purtroppo, ora direttamente sulla mia pelle anche se mai avrei immaginato un cinismo così terribile e un disprezzo della persona tanto forte, la pericolosità devastante delle fake news“.

Sangiuliano ha poi annunciato: “Milioni e milioni di risarcimento mi aspetto“. Poi si è posto altri obiettivi, ovvero riconciliarsi con sua moglie e tornare a lavorare alla Rai: “Voglio recuperare anche i miei sentimenti, stare vicino a mia moglie di cui resto innamorato e fare un bilancio della mia vita politica. Vogliono farmi passare per un reietto, ma io mi sento a posto con la coscienza: non ho tradito le istituzioni, non ho usato neanche un euro di soldi pubblici per un caffè“.


Infine, a Il Messaggero l’ex titolare del ministero della Cultura ha concluso: “Certo che ci tornerò alla Rai. Come hanno fatto Marrazzo, Badaloni e tanti altri che presero aspettativa per impegnarsi in politica. Sono un dipendente Rai a tempo indeterminato. Tornerò al mio lavoro e nell’azienda dove sono cresciuto. Ma non voglio un posto di rilievo“.