“In sei mesi ho visto andare in fumo la mia vita. In agosto mi sono separata, a dicembre è morta nostra figlia e gennaio hanno arrestato Arnaud. Sono scappata da Parigi e ho cercato protezione in Italia”. Claudia Galanti parla a cuore aperto sul Corriere della sera. Racconta del momento in cui ha scoperto al telefono che Indila, la figlia di nove mesi, era morta e come, da quel momento in poi, la sua vita sia precipitata. ”Ho cominciato a distruggere tutto quello che avevo davanti a me, tavolini, bicchieri. Lanciavo le sedie per aria e gridavo. Non so come mi hanno imbarcata sul volo per Parigi, ero completamente fuori di testa. Ho pensato: ‘ma che sta dicendo’. Ho passato il telefono alla mia amica, quando l’ho vista svenire ho capito che era la verità”. La modella 36enne, che ha lasciato il Paraguay che aveva appena 18 anni e una famiglia da mantenere, si è rifugiata a Parigi, senza dare spiegazioni agli altri due figli, Liam e Tal, di 7 e 6 anni, che spesso le chiedevano di poter tornare a casa, l’accusavano di non poter vedere il padre per colpa sua. Poi un giorno ha deciso di raccontare la verità e loro hanno capito. (Continua a leggere dopo la foto)

“Ho chiamato la psicologa perché temevo che reprimessero le emozioni dopo qualche settimana di terapia mi ha detto che era inutile continuare, i bambini erano sereni”. A darle la forza negli anni a venire sono stati proprio loro Liam, oggi 8 anni, e Tam Harlow, 7. Con loro ha lasciato la Francia e ha trovato rifugio in Italia ma adesso, spiega, è tempo di ritornare. ”Sono aperti, socievoli, bravissimi a scuola, pieni di amici. Io sono ‘Netflix’, passo serate intere davanti alla tivù, loro invece sono social. Eppure in questi anni mi sono chiesta se nella loro breve vita non abbiano dovuto sopportare troppi dolori: la separazione dei genitori, la morte della sorella, il padre in carcere”. (Continua a leggere dopo le foto)



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”Qualche giorno fa ricorreva il compleanno di Indila e Arnaud mi ha pregato di comperare una torta. Mi sono rifugiata in cucina come mi succede nei momenti peggiori – ha raccontato ancora la Galanti – quel dolce l’ho impastato io, ma non avevo il coraggio di festeggiare. Liam invece ha preso una foto della sorellina, l’ha messa a tavola con noi e mi ha chiesto di accendere una candelina. Abbiamo ricordato così Indila, grazie al loro amore”. E l’amore? La storia con Tomaso Bruti è durata poco meno di due anni: ”Mi è stato vicino quando ero a pezzi, ma l’abbiamo tirata troppo per le lunghe”. E sull’ex marito Arnaud ha aperto la porta: ”Chi mi conosce dice che non ho mai smesso di amarlo, di certo è l’unico uomo che ho davvero voluto in vita mia. Adesso che sono tornata a Parigi tutti ci immaginano di nuovo insieme: una volta che uscirà dalla prigione proveremo a rimettere insieme la famiglia, ma se lo faremo sarà per noi e non per i nostri figli. E poi sposarsi in carcere non è la cosa più romantica del mondo. Sogno ancora un abito bianco, in chiesa”.