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“Sotto la veste islamica…”. Silvia Romano, parole forti da Carlo Taormina: “È quello che voglio credere”. Ed è polemica

Parole dure quelle di Carlo Taormina che ha da ridire e puntualizzare il suo punto di vista sulla vicenda di Silvia Romano, la cooperante italiana liberata dopo 18 mesi di prigionia e convertita all’Islam, col nome di Aisha. Il celebre avvocato infatti commenta e rilancia le voci, smentite da più parti, secondo le quali sarebbe incinta. Tesi a cui Taormina sembra dare credito. Su Twitter, infatti, scrive: “Silvia Romano, che si dice incinta di un terrorista, o è stata stuprata e costretta a vestirsi con la tenda verde per tornare a casa (ed avrebbe massima comprensione) o ha fatto il passo ed è una terrorista. Io credo alla prima ipotesi, altrimenti non sarebbe venuta in Italia”, conclude Carlo Taormina.

E proprio in queste ore il coordinatore della sezione antiterrorismo della Procura di Milano, Alberto Nobili, ha aperto un’indagine contro ignoti per gli insulti e le minacce apparse sui social network e in alcune lettere rivolte a Silvia Romano, la cooperante rapita e liberata sabato scorso in Somalia. (Continua a leggere dopo la foto)


L’ipotesi è di minacce aggravate. Attorno a Silvia già da domenica, al suo arrivo in Italia, è sorta una campagna di odio. Per questo la Prefettura di Milano, città in cui lei vive con la famiglia e dove ieri è rientrata, sta valutando misure di protezione e il palazzo del Casoretto in cui abita è già sorvegliato dalle forze dell’ordine. (Continua a leggere dopo la foto)

Ora dopo gli insulti e le minacce anche di morte (vicino a casa della ragazza è stato trovato anche un volantino) legate in particolare alla conversione all’Islam, maturata dalla ragazza durante la prigionia, il pm Nobili ha aperto un’inchiesta. C’è un frequente passaggio di auto delle forze dell’ordine lungo la via del quartiere Casoretto di Milano in cui abita la giovane. (Continua a leggere dopo la foto)

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A differenza di ieri non c’è il presidio fisso di auto di polizia e carabinieri, ma le pattuglie rallentano passando davanti al palazzo. È alzata la tapparella della finestra al secondo piano da cui Silvia Romano si è affacciata ieri per ringraziare la folla di persone che la attendeva. Sul portone del condominio sono ancora incollati i cartelli con i messaggi di bentornato per la giovane cooperante.

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