Lutto per la famiglia del sultano del Brunei. Muore all’età di 38 anni il sesto figlio di Hassanal Bolkiah, Azim. Una nota ufficiale sopraggiunta direttamente dal governo non ha ancora specificato la cause del decesso. Secondo i resoconti dei media locali, era ricoverato in ospedale “da tempo” e aveva un cancro al fegato.
Sarebbe stato quarto in linea di successione al trono, ma Azim non ce l’ha fatta. Era il figlio del leader del Brunei, il sultano Hassanal Bolkiah, uno dei monarchi regnanti più ricchi e del mondo. Era noto per le feste stravaganti organizzate con celebrità di Hollywood tra cui Pamela Anderson. Ora è stato dichiarato il lutto nazionale, che durerà una settimana per la capitale, Bandar Seri Begawan. (Continua a leggere dopo la foto).

Accanto a grandi nomi, come quello di Michael Jackson e Mariah Carey, grazie a lui nel 2014 è stato prodotto You’re Not You con Hilary Swank, ma non solo. A seguire, nel 2018, anche il film The Happy Prince con Emily Watson, Colin Firth e Rupert Everett. Il principe aveva avviato da anni la carriera come produttore cinematografico. Anche la sorella di Michael Jackson ha espresso le sue condoglianze pubblicamente. (Continua a leggere dopo la foto).

“Azim, ti voglio bene e inshallah non soffrirai più”, così ha scritto su Instagram. Ha rivoluzionato del tutto il percorso di vita. Solo una settimana di addestramento per ufficiali presso l’Accademia militare di Sandhurst gli ha permesso di capire che quella non era la strada giusta per lui. Come riportato su Tatler, il patrimonio netto di Azim era stimato a 5 miliardi di dollari al momento della sua morte. (Continua a leggere dopo le foto).



E secondo il Times , il pacco regalo a una delle sue feste valeva 20.000 a testa e conteneva un buono per una vacanza safari in Kenya, un nuovo telefono cellulare, un sistema di navigazione satellitare, un dipinto a olio originale e un restauro dentale completo con un dentista privato. Secondo quanto riferito, altri compleanni furono riempiti con circa 6.000 rose bianche o tenuti al Dorchester, di proprietà di suo padre. Un lusso che però non lo ha mai distolto dalla sua più grande passione, il cinema.