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Asia Argento come non l’avete mai vista. Carriera, famiglia, amore e gli eccessi della mora trasgressiva dello showbiz italiano

È una delle figlie d’arte italiane più celebre al mondo: attrice, regista, sceneggiatrice, cantante, conduttrice televisiva, Aria la sua vita la deve alle sacre muse e ad esse l’ha consacrata. Ancella delle arti sceniche, la figlia di Dario Argento e dell’attrice Daria Nicolodi è nota nel panorama internazionale per la sua carriera a cinque stelle e per la sua vita privata “movimentata”, spesso sulle prime pagine dei rotocalchi. Ma chi è Aria Maria Vittoria Rossa, alias Asia Argento? È nata a Roma il 20 settembre del 1975 e da subito si è distinta per quella caratteristica che le è innata: la trasgressione. Papà e mamma, infatti, avevano deciso di registrarla allo stato civile col nome di Asia, ma quarantadue anni fa vigeva ancora il divieto di imporre ai neonati alcune tipologie di nomi, tra cui quelli geografici. La seconda scelta dei coniugi Argento, dunque, cadde su Aria ma la bimba da subito si riconoscerà in quello che poi è divenuto il nome d’arte che l’ha resa famosa. Alta un metro e sessantotto centimetri, per 56 kg, la mora peperina e indisciplinata inizia da giovanissima la carriera e subito con nomi importanti: il primo ciak a nove anni con un film per la televisione “Sogni e bisogni” diretto da Sergio Citti; a 13 anni invece recita come protagonista nel film di Cristina Comencini “Zoo”; a 14 anni è al fianco di Nanni Moretti in “Palombella rossa”. (Continua dopo la foto)


 Visti gli esordi da enfant prodige, non stupisce la quantità di successi collezionati dall’attrice, vintrice, tra gli altri premi, di due David di Donatello come migliore attrice protagonista per “Perdiamoci di vista” (1994) e “Compagna di viaggio” (1997). Come interprete, non poteva certo mancare nelle pellicole dirette dal padre e infatti sono cinque i film di Dario Argento nei quali recita: Trauma (1993), La sindrome di Stendhal (1996), Il fantasma dell’Opera (1998), La terza madre (2007) e Dracula 3D (2012). La sua bravura va ben oltre gli “ingaggi di famiglia” e Asia interpreta brillantemente un gran numero di ruoli sia in Italia che all’estero, fino ad approdare negli Stati Uniti, dove appare nel film d’azione di Rob Cohen xXx. Le soddisfazioni da attrice però non le bastano più e Aria, che a partire dal 1994, seguendo le orme paterne, inizia l’avventura dietro la macchina da presa lavorando a diversi corti e lungometraggi, dimostra la sua versatilità artistica aggredendo un settore che non le è familiare quanto il cinema: la musica. (Continua dopo le foto)
Grazie all’amicizia con Loredana Bertè inizia a lavorare per i suoi video, ma dirige anche video di Marylin Manson e non sono poche le collaborazioni come cantante con diversi artisti, tra cui l’ex marito Morgan. Del resto, proprio la musica è uno dei capisaldi della sua esistenza, non tanto e non solo professionale quanto sentimentale. Asia che ha fatto dell’irrequietezza una sua peculiarità si è distinta anche (e a volte soprattutto) per la sua vita privata a dir poco movimentata. Dal 2000 al 2007 ha una storia molto tormentata con Marco Castoldi, il Morgan dei Bluvertigo noto per i suoi eccessi, dal quale ha avuto Anna Lou, la figlia sul cui affidamento ancora si discute. Successivamente, nel 2008, sposa il regista Michele Civetta, con il quale ha un altro figlio e da cui si separa nel 2013. Ma il suo “amore” per la musica e i musicisti non smette di tormentarla, tanto che poco dopo la seconda separazione intraprende una storia con Max Gazzè. (Continua dopo la foto){loadposition intext}

Anche in questo caso il “vissero felici e contenti” sfuma e dopo la rottura, l’attrice affida ad un cinguettio il suo disgusto per gli uomini, dicendo che le donne sono migliori. Se il firmamento professionale della Argento è costellato di stelle, non si può dire lo stesso di quello sentimentale e gli effetti dei suoi eccessi si riflettono su una serie di “guai” che la vedono protagonista, come quello del 2001 quando ottiene il ritiro della patente per aver provocato un incidente senza poi fermarsi a prestare i soccorsi. Asia, che ama la trasgressione tanto quanto, l’arte non sembra per niente turbata dall’immagine ribelle che ha consegnato al mondo in anni di sfrenatezza, anzi, continua a cavalcare questo ruolo da cattiva ragazza con la spavalderia che le è propria.

“Un regista italiano mi violentò a 16 anni”. Asia Argento, altra dichiarazione choc. Dopo aver confessato lo stupro subito da parte di Weinstein, ora l’attrice rivela anche di quel che le accadde giovanissima in Italia. Il nostro cinema ora trema: tutti i dettagli


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