È un’Anna Tatangelo a 360° intervistata da Catherine Spaak per il settimanale Grazia. E l’argomento è Gigi D’Alessio: ”Lui ha detto subito ai miei che le sue intenzioni erano serie – racconta la cantante -. Mia madre è stata negativa, mi ha detto: ‘Dove cavolo vai con un uomo che ha già una famiglia?’. Non si fidava, temeva che volesse solo divertirsi. Ma mio padre aveva capito che Gigi faceva sul serio”.
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Giovanissima Anna, ma è cresciuta molto in fretta con le scelte che ha fatto: ”A 18 anni me ne sono andata – continua la Tatangelo -, ho preso in mano la mia vita, quello che era mio. Per un periodo non ho parlato con i miei genitori, poi, con la nascita di mio figlio, le cose sono cambiate. Abbiamo pianto molto e ci siamo finalmente abbracciati. È stato liberatorio”. Cosa è significato essere mamma a 23 anni? ”Per me ha significato velocizzare quel percorso che ci porta a essere maturi – sottolinea – Mi sono presa io la responsabilità di avere un figlio a 23 anni e non rimpiango niente”.
Su Gigi, l’amore della sua vita e i progetti futuri, poi, rivela: ”Di Gigi mi posso fidare. E lui mi deve il senso della famiglia: non aveva mai assistito a un’ecografia, al momento dell’allattamento”. Poi il futuro: ”Se fossi brutta, avrei molto più successo. Oggi se sai cantare, ballare, presentare e sei bella, sconcerti e insospettisci la gente. Magari – conclude – mi capitasse di presentare il Festival di Sanremo, saprei come sfruttare l’occasione”.
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