Alessandra Celentano, il racconto arriva solo oggi. La ‘severa’ maestra di danza e professionista, volto celebre di Amici ha raccontato tutto durante una lunga intervista rilasciata per Ok Salute e Benessere. Della sua vita privata si sa forse troppo poco, ma quando la Celentano si ‘sbottona’ un po’ di più, emerge non solo un carattere forte, ma anche profondamente segnato dal sacrificio.
L’attenzione questa volta si concentra su un episodio molto delicato della sua vita. Alessandra Celentano ha raccontato ai lettori di Ok Salute e Benessere un serio problema di salute ai più sconosciuto: “Fatica, sudore e sacrifici, ma anche gratificazione, appagamento, tanti riconoscimenti e, perché no, un bel po’ di prestigio. Nonostante ti consumi, ti trasformi e si prenda buona parte della tua vita, la danza ha quello strano potere di entrarti dentro, di stregarti e di regalarti sensazioni inestimabili”. (Continua a leggere dopo la foto).
Poi aggiunge: “Proprio nel momento migliore della mia carriera, quando mi sentivo piena di energie e in perfetta forma psicofisica, ho iniziato ad avvertire uno strano fastidio alla base degli alluci, dapprima sopportabile, poi più intenso. Ma i ballerini sono abituati a convivere con i dolori. Quindi non ho volutamente dato peso a questo disturbo e, ahimè, l’ho trascinato negli anni”. (Continua a leggere dopo la foto).
Il dolore provato viene sottolineato così “Stringevo i denti, mi infilavo le scarpette e danzavo come se niente fosse. Convinta che prima o poi questo dolore, al quale non sapevo attribuire un nome preciso, sarebbe sparito. In realtà, anziché abbandonarmi, si è acutizzato nel tempo e, quando ormai avevo appeso il tutù al chiodo per dedicarmi all’insegnamento, l’articolazione ha iniziato a «bloccarsi». E a irrigidirsi, tanto da non riuscire più a muovermi agilmente”. (Continua a leggere dopo le foto).
La maestra di danza è stata costretta a rivolgersi a uno specialista: “A ogni passo avvertivo forti fitte nelle prime dita, che persistevano anche a riposo o quando ero costretta a stare in piedi a lungo. Alla fine si è anche formata una sorta di ‘cipolla’ dura sull’alluce. Che mi impediva addirittura di indossare décolleté e scarpe con tacchi più o meno alti. Dopo avermi fatto fare una radiografia ed essersi messo le mani nei capelli mi ha diagnosticato la sindrome dell’alluce rigido. In buona sostanza, la cartilagine presente tra l’alluce e il metatarso si era completamente usurata a causa degli sforzi prolungati ai quali avevo sottoposto i miei piedi. Avendo trascurato per anni il problema, avevo una sola soluzione possibile”.
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