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Alba Parietti massacrata: “Sei vergognosa!”. Succede tutto dopo la morte del grande Ezio Bosso

Da quando il grande Ezio Bosso ci ha lasciati, Alba Parietti non smette di ricordarlo su Instagram. Racconta tutto il suo dolore per la scomparsa del grande pianista con cui aveva un legame molto forte che entrambi hanno sempre custodito e protetto dai gossip. La morte di Bosso ha colpito moltissimo i vip che avevano avuto la fortuna e l’onore di conoscerlo.

Da Carlo Conti, che l’aveva voluto ospite a Sanremo, a Lorenzo Giovanotti, fino ad Alfonso Signorini. E tra i tanti la Parietti non ha nascosto di essere sconvolta e triste per la scomparsa del pianista, raccontando le sue emozioni, forse come non aveva mai fatto prima. Gli ha anche scritto una lettera, pubblicata sulle pagine del settimanale Chi, ma è bastato un breve estratto condiviso sul suo profilo a scatenare gli hater. (Continua dopo la foto)


Lettera struggente e a cuore aperto in cui Alba ha raccontato il legame e il sentimento che ha condiviso con Ezio Bosso. Ma appena apparso il post con l’immagine del servizio su Chi è iniziato l’attacco da parte dei fan. “Parole inutili. Sei solo in cerca di popolarità”. E: “Sei vergognosa. Se avessi conosciuto Ezio, avresti saputo perfettamente quanto lui tenesse alla sua privacy”, ha scritto un altro. (Continua dopo la foto)

Ma la showgirl non è rimasta a guardare. In un altro post ha replicato a tono e messo a tacere tutte le polemiche che sono montante nel corso delle ultime ore. “Questa è una polemica sterile e volgare – ha esordito Alba – Vorrei, proprio per rispetto di Ezio, chiudere questo teatrino di profili fake”. Parole che hanno subito ricevuto l’apprezzamento di diversi follower. (Continua dopo foto e post)

 

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Ho avuto il privilegio di conoscere Ezio Bosso, un uomo di grande carisma e fascino. Un artista talmente intrigante che avrebbe potuto essere il più bel romanzo di Oscar Wilde. Non ho mai creduto che la vita di Ezio potesse finire così presto e non l’ho mai visto come una persona fragile o malata: dopo cinque minuti passati con lui ti convincevi che i malati fossero tutti gli altri. Perché Ezio sapeva sdrammatizzare a sapeva portarti immediatamente lontano dal pensiero della sua condizione. Non amava farsi commiserare, aveva alcune durezze nel carattere che oggi suonano come una forma di difesa, per sé e per gli altri. Sapeva che, chi si fosse affezionato a lui, avrebbe sofferto. Bosso era fragile fisicamente ma fortissimo di carattere, era un uomo che metteva in dubbio ogni tua certezza, conoscerlo è stato un dono raro. Perché parlo di lui? Perché sono abituata a manifestare i miei stati d’animo e perché voglio rendere omaggio a una persona che ha lasciato un segno nella mia vita e anche in quella di chi non lo conosceva. Voglio che il mio sia un omaggio sincero, scevro da qualunque lettura maliziosa. Avevo conosciuto Ezio Bosso molti anni fa e lo avevo rivisto a Sanremo nel 2016, l’anno in cui fu ospite di Carlo Conti e, come tutti gli italiani, rimasi folgorata dalle sue parole e dalla sua musica, fu come un’apparizione. Da allora ho avuto l’occasione di frequentarlo, conoscerlo meglio, di andare ai suoi concerti. Di lui ho amato la sua anima geniale, il suo carattere deciso e la sua intelligenza raffinata, la sua capacità di decidere la trama dei propri rapporti, di guidare lui le danze. Ezio non era in balia degli altri, casomai, purtroppo, era in balia della sua malattia e per questo non voleva sentirsi compatito o suscitare tenerezza. Aveva grande fascino, qualsiasi donna, ma direi qualsiasi essere umano, conoscendolo, non poteva che innamorarsi della sua personalità istrionica. Mi ha sempre dato fastidio quando lo descrivevano come uno che “commuove” perché in questo termine c’è anche un sentimento legato alla sua condizione, mentre lui sapeva ammaliarti, portarti in un altro mondo, sentire un suo concerto era una cosa che ti faceva volare ( Chi)

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Lasciate che ognuno scelga le sue amicizie e che possa esprimere come desidera dolore e affetto. Le persone non sono proprietà. Soprattutto se vengono usate parole che non possono offendere nessuno semmai onorarne la memoria . E credo di averle scelte nel massimo rispetto. Le persone non sono proprietà e hanno libero arbitrio di amare, odiare, onorare. Quindi il rispetto lo chiedo io , perché non ho mai fatto male ne mancato di rispetto a nessuno . Ho accettato dopo molte richieste da parte di varie testate di ricordare solo su una , una persona cara. L’ho fatto con affetto, cercando le parole più adeguate delicate, pensate e rispettose. A lui , sono certa ho fatto cosa gradita E questa è l’unica cosa che per me conta . Tuttavia , questa polemica è volgare, sterile e fa poco onore a chi se ne fa paladino.senza averne titolo. Ma poi che titoli ci devono essere per ricordare una persona a cui hai voluto bene? . Non accetto insulti da nessuno. E vorrei proprio per rispetto chiudere questo teatrino di fake e commenti ( pochi per fortuna ) totalmente fuori luogo e questa a dire poco rispettosa volgarità , su un ritratto affettuoso. Perché chiunque ha avuto la possibilità di esprimere dolore . Anche sconosciuti . Lo hanno fatto tutti . Da Mattarella alla signora Pina e anche persone che con le quali lui non aveva mai avuto nulla a che fare. Andavano tutti bene . Io non posso?. Io gli ho voluto bene come tutti e siccome si tratta di una persona che per me importante ne parlo e solo con affetto infinito. Ognuno lo elabora il lutto come gli pare . La prepotenza nell’impedire di esternare con dolcezza e rispetto i propri sentimenti puliti , non è accettabile mai. Mi piacerebbe che l’emozione che ci ha regalato in vita e che porteremo sempre nel cuore non fossero inquinate da subdole chiacchere e polemiche con il solo intento di rovinare i ricordi e fare male. Grazie 🙏

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E ancora: “Le persone non sono di proprietà di nessuno. Soprattutto se vengono usate parole che possono offendere la sua memoria – ha aggiunto – Io credo di aver dosato molto bene il mio pensiero. Ho accettato su una rivista di ricordare una persona cara. E ho fatto tutto con affetto, cercando parole di affetto e rispettose. Non accesso insulti da nessuno”. Lo sfogo continua con parole ai profili fake a chi “non ha rispetto del dolore degli altri” e chi usa parole volgari e fuori luogo. Poi un ultimo ricordo a Ezio Bosso: “Possano le emozioni che ci ha regalato in vita, vivere sempre dentro di noi”.

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