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Niccolò Bettarini, orrore sulla fidanzata. Cosa le hanno fatto quella notte maledetta. Si è saputo solo ora. Lei voleva difenderlo ma gli aggressori l’hanno ridotta così. Bestie

Il figlio di Simona Ventura e Stefano Bettarini, Niccolò, 19 anni, è stato accoltellato nella notte tra sabato 30 giugno e domenica 1° luglio all’uscita della discoteca Old fashion di Milano. Gli aggressori sono 4 ma le ragioni dell’aggressione non sono ancora note. Secondo quanto dichiarato dal proprietario della discoteca, all’interno della discoteca non ci sono stati problemi, pare che la lite sia scoppiata fuori, probabilmente perché Bettarini aveva tentato di difendere la fidanzata di un amico che era stata avvicinata dai presunti aggressori. Uno di questi – definiti durante l’interrogatorio “degli animali” dagli amici di Niccolò – lo avrebbe colpito con numerose coltellate. Il ragazzo è stato poi portato all’ospedale Niguarda di Milano. Per fortuna, come ha fatto sapere subito sua madre, il ragazzo non è mai stato in pericolo di vita: le coltellate non hanno raggiunto gli organi vitali. Il ragazzo è stato comunque sottoposto a un intervento per una lesione al tendine provocata dalle coltellate. Continua a leggere dopo la foto


I fermati, come riporta Il Giornale, sono quattro: Davide Caddeo, 29enne con numerosi precedenti specifici di natura violenta; Alessandro Ferzoco, 24enne legato agli ultras dell’Inter e due ragazzi di origine albanese, Andi Arapi, 29enne senza permesso di soggiorno, e il 24enne Albano Jakey. Niccolò aveva cercato di difendere un amico ma i ragazzi lo avevano aggredito urlandogli: “Ti ho riconosciuto, sei il figlio di Bettarini, ti ammazziamo”. Poi gli si scagliano contro “con numerose testate, pugni e calci e con otto coltellate”. Continua a leggere dopo la foto

Poi Bettarini cade a terra e, a soccorrerlo, interviene la fidanzata Zoe Esposito. Ma a nulla serve l’intervento della giovane: gli aggressori continuano a pestarlo e lo “colpiscono con calci anche in faccia”. E lei, che cerca solo di proteggerlo, viene colpita a sua volta “con calci e pugni anche in faccia”. Per il pm Ramondini l’aggressione a Niccolò è un tentativo di omicidio aggravato da motivi “abietti e futili quali essere il figlio di Bettarini”. Un vero orrore. Alzare le mani. Per di più su una ragazza. Continua a leggere dopo la foto

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Il giorno dopo l’aggressione, la Esposito, rimasta ferita durante l’aggressione, ha dedicato un messaggio sui social a Niccolò: “Voler bene significa sacrificio, significa essere insieme nel bene e nel male, voler bene a qualcuno significa difenderlo da tutto e da tutti, significa presenza, senza se e senza ma. Contro tutti e tutti, forza roccia. Io con te. Tu con me”. Parole dolcissime che fanno emozionare. Speriamo che i due ragazzi si riprendano quanto prima e che chi ha sbagliato paghi.

“Ecco cosa è successo davvero”. Niccolò Bettarini, che emerge sull’accoltellamento. Una roba allucinante


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