Si chiama 2009 JF1, ed è un asteroide scoperto dieci anni fa, che fa parte dei Phas, “potentially hazardous asteroid”, asteroidi potenzialmente pericolosi. Il corpo celeste ha un diametro di 130 metri ed è monitorato con particolare attenzione perché è fra quelli che potrebbero avvicinarsi al nostro pianeta.
Si tratta di un Near Earth Object (Neo), “oggetto vicino alla Terra”, categoria che comprende corpi celesti (asteroidi, meteoroidi e comete) con un perielio (la distanza minima dal Sole) di 1,3 Unità Astronomiche, ossia poco meno di 200 milioni di chilometri. (Continua a leggere dopo la foto)
Da tener presente che la distanza media fra la Terra e la Luna di 380 mila chilometri, c’è anche una data del passaggio più vicino alla Terra: il 6 maggio 2022. La Nasa sta monitorando l’asteroide attraverso il sistema Sentry e calcolato il rischio di impatto con la Terra in base alla dimensione, alla velocità e all’orbita in relazione alla distanza dal sistema solare.
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Il corpo celeste è monitorato dalla Nasa: 2009 JF1, che viaggia a 80mila chilometri l’ora, è il quinto corpo celeste per rischio di impatto con la Terra. La probabilità una su 3800. Ovvero una probabilità di impatto dello 0,026% oppure, in altre parole, possibilità del 99,974% che l’asteroide manchi la Terra. (Continua a leggere dopo la foto)
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A parte la pericolosità, si tratta di un evento per gli astronomi, anche quelli dotati degli strumenti meno potenti. Per L’agenzia spaziale europea in teoria la distanza minima che 2009 JF1 potrebbe raggiungere è di 0.0000172 Unità Astronomiche (2.500 chilometri), appunto entro maggio del 2022. (Continua a leggere dopo la foto)
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La Nasa ha spiegato: “Alcuni asteroidi e comete seguono orbite che li portano ad essere attratti più vicini al Sole e, di conseguenza, anche alla Terra”. Ora non ci resta che aspettare, ma c’è da stare fiduciosi: una probabilità su 3800 è praticamente nulla, ma dopo il 2020, ovvero l’anno del Covid, oramai ci aspettiamo di tutto.
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